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Itinerario 1



Ingresso principale



Superato l'ingresso principale, al primo bivio troviamo sulla sinistra il capanno per osservazione affacciato sulle [1] vecchie saline ormai dismesse che ospitano diverse specie di volatili sia migratori che stanziali. Se forniti di binocolo è possibile osservare diverse specie di uccelli tra cui i fenicotteri rosa.

Ritornati al bivio si prosegue lungo il sentiero che arriva all 'incrocio principale: d'avanti a voi l'accesso alla spiaggia di Vendicari dove è possibile fare il bagno con vista Tonnara , a destra il sentiero 2 , a sinistra il sentiero della Tonnara.

Proseguendo lungo il sentiero che ci conduce verso il suggestivo rudere della [2]Tonnara, abbiamo alla nostra sinistra il Pantano Grande, un bacino d'acqua dolce importantissimo per la coesistenza e il ristoro di moltissime specie, che rendono ricco e vivace l'ecosistema.

Dopo la Tonnara incontriamo la [3]Torre di avvistamento Sveva e le [4]vasche ellenistiche , cavità scavate direttamente nelle rocce per diversi usi, tra i quali quello della preparazione del pesce e del "garum" condimento a base di pesce.

Possiamo solo vagamente immaginare le sembianze del luogo in età greco-romana. Possiamo senz'altro comprendere i motivi per cui questo luogo non ha mai smesso di essere enormemente affascinante per l'uomo.

Proseguendo la nostra passeggiata costeggiamo da un lato ancora il ricco e largo Pantano Grande fino al Pantano Piccolo e dall'altro la costiera rocciosa del mare che ci accompagna per tutto questo tratto, regalandoci un vasto e ricco panorama dove potremo avere la fortuna di guardare uccelli o altri animali nel loro habitat.

Arriviamo alla famosa [5]Spiaggia di Calamosche , caratteristica per essere una conca sabbiosa chiusa dalla costa rocciosa. Mescolandosi, la costa e sabbia, il litorale si arricchisce di specie marine che possiamo ammirare immergendoci. Un luogo perfetto per lo snorkeling.

Continuiamo la nostra passeggiata alla volta della spiaggia nudisti di [6] Marianelli risalendo la sponda rocciosa opposta a quella da cui siamo scesi per raggiungere la Spiaggia di Calamosche.

Raggiunta la Spiaggia di Marianelli, proseguendo il nostro itinerario bisogna superare la bassa foce del fiume Tellaro per raggiungere la spiaggia [7]Eloro-Tellaro , dove la presenza d'acqua dolce aumenta il pregio ambientale del luogo.Qui sarà possibile vedere parti delle mura e delle architetture dell'antica città greca di Eloros, attualmente chiusa ai visitatori.

Sul promontorio si trovano i resti dell'antica colonia siracusana [8]Heloros , per raggiungerla bisogna uscire dalla riserva e seguire il sentiero sterrato mantenendo sempre la destra.

Al di là del promontorio si trova la spiaggia di [9]Eloro-Pizzuta , per raggiungerla bisogna uscire dalla riserva e seguire il sentiero sterrato mantenendo sempre la destra.

In fine la [10] Colonna pizzuta , un monumento risalente al periodo greco è raggiungibile dalla strada principale.

1 Le vecchie Saline

Le prime informazioni in merito all'esistenza delle saline di Vendicari risalgono al Quattrocento, probabilmente l'area del pantano veniva utilizzata persino in epoca greca, dato che nelle vicinanze vi sono dei resti di vasche per la lavorazione del pesce salato.

Le saline furono per la zona una importante risorsa, esse alimentarono il mercato del sale che veniva trasportato tramite imbarcazioni a vela "varchi 'i sali".

Il lavoro delle saline era tipicamente stagionale da marzo ad agosto. Una giornata tipica dei salinari iniziava la mattina all'alba e proseguiva fino alle 11:00, evitando cosi il torrido caldo di mezzogiorno. Si riprendeva a lavorare nel primo pomeriggio fino intorno alle 17:00.

Le saline verranno chiuse nel 1951 a seguito di una alluvione che aveva procurato parecchi danni alla zona. Oggi le saline vengono utilizzate dagli uccelli come oasi di ristoro e sono una delle più importanti attrattive della riserva.

2 Bafutu

Meraviglia da visitare risalente al XVIII secolo, è la Tonnara di Vendicari: detta anche Bafutu.

La costruzione della Tonnara risale al Settecento, l'attività si sviluppava grazie alla presenza delle vicine saline che permettevano l'estrazione del sale; Il tonno veniva pescato nelle acque antistanti e trasportato nella balata dove veniva tagliato e lavorato, successivamente nello stabilimento vero e proprio il tonno veniva cotto nei forni e inscatolato.

L'attività dello stabilimento ha avuto fasi alterne, periodi floridi a periodi di chiusura in base al costo del prodotto e alla concorrenza delle vicine tonnare di Marzamemi, Avola, Noto e Siracusa.

Nel 1943, a seguito dello sbarco degli alleati, ma anche per una scarsa resa economica del commercio dei tonni, lo stabilimento venne chiuso.

Oggi rimane una testimonianza dell'antica tradizione siciliana delle tonnare. Nel 1970 Vendicari rischio' di diventare are industriale , fortunatamente il mostruoso progetto falli'.

La Mattanza dei tonni

3 La Torre Sveva



Risalente all’epoca medievale la Torre Sveva che con molta probabilità fu costruita da Pietro d’Aragona, conte di Alburquerque e duca di Noto (1406-1438) per segnalare e respingere gli attacchi dei pirati Saraceni e Barbareschi.

La data di fondazione di questa torre resta incerta. La fonte più antica che cita l’esistenza dell’edificio è di Tommaso Fazello, storico siciliano, che indicava la costruzione della torre appunto per volere di Pietro D’Aragona.

La costruzione di questa torre si rese necessaria per custodire e difendere i caricatori i magazzini dove venivano stoccate derrate alimentari destinate al commercio; la zona che corrisponde all’attuale riserva di Vendicari, infatti, è presumibilmente stata centro portuale per le comunità rurali fin dall’epoca tardo antica. Quest’antica funzione commerciale è stata prolungata nel tempo, come testimoniato da un documento del 1396, che concede alla città di noto l’attività commerciale per mezzo dello scalo di Vendicari.

L’attività militare della Torre Sveva, nonostante i crolli e rimaneggiamenti che si sono succeduti fin dal XVI secolo e il devastante terremoto del 1693 che la danneggiò gravemente, continuò ufficialmente fino al 1867, quando il governo italiano l’annoverò fra gli edifici militari da dismettere per cessata funzionalità.

Rispetto alla struttura originaria, la torre oggi appare quasi dimezzata in altezza per la mancanza dell’ultimo piano (presente soltanto nella parete nord), delle volte di coperture e della terrazza.

Sul lato nord-est è presente uno degli ingressi, una porta rettangolare con massiccio architrave monolitico. In questo prospetto possiamo notare al piano una delle finestre originarie della struttura. Sulle sommità degli angoli sud e ovest, sono presenti dei mensoloni databili al XVI sec, che fungevano da sostegno a larghi ballatoi che ospitavano vedette, cannoni e garitte in controscarpa.

Nel prospetto nord-est, ad un’altezza di 5 metri, possiamo notare una porta ad arco con sesto ribassato leggermente, visibilmente “incassata” rispetto alla facciata. Questo era l’ingresso per il ponte levatoio.

4 Le Vasche ed il Garum

Superata la torre sveva si raggiungono le vasche-deposito di un antico stabilimento di età ellenistica utilizzate per la lavorazione del tonno e la produzione del garum; accanto alle vasche è stata scoperta anche una piccola necropoli.

Il garum è una salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi Greci aggiungevano come condimento a molti primi piatti e secondi piatti.

Garum derivante dal nome greco garos o garon (γάρον), che era il nome del pesce i cui intestini venivano usati originariamente nella produzione dei condimenti. Si pensa che il Garum fosse simile alla pasta d'acciughe o al liquido della salamoia delle acciughe sotto sale, che nella costiera amalfitana ed in particolare a Cetara si può gustare anche oggi con il nome di "colatura".

Nelle Geoponiche, di autore ed epoca ignoti, si legge: "Il cosiddetto 'liquamen' è così prodotto: versare in un recipiente le interiora dei pesci e poi salare; versare piccoli pesci, soprattutto latterini, o piccole triglie, o menole, o acciughe, o qualsiasi piccolo pesce vi sia, tutti da salare in modo uguale, da lasciar stagionare al sole e rigirare costantemente.

Dopo che avranno stagionato al caldo si trae da essi il garum; una grande cesta viene inserita nella cavità piena dei suddetti piccoli pesci: il garum fluirà nella cesta; quel che è colato attraverso essa, chiamato "liquamen", verrà raccolto.

Alcuni aggiungono anche due sestari di vino vecchio per ogni sestario di pesce. Se si ha bisogno di usare subito il garum non lo si tenga tanto al sole, ma lo si bollisca, facendo così:

si prenda della salamoia tanto concentrata che un uovo vi possa galleggiare (se affonda non c'è abbastanza sale), si ponga il pesce in essa in un'altra pentola, si aggiunga dell'origano e la si metta sul fuoco fino alla bollitura, ossia fino a quando non si sia ridotto abbastanza di volume.Una volta raffreddatosi porre in un setaccio una seconda ed una terza volta, fino a che risulti chiaro. Dopo aver messo il coperchio lo si riponga.

Il fiore del garum, comunque, chiamato aimàtion (dal greco αἰμάτιον, "sanguetto, sanguinello"), si ottiene così: si prendano le interiora del tonno assieme alle branchie, il siero e il sangue, sopra si sparga sale e si faccia macerare per due mesi. Il contenitore sia poi perforato, ne uscirà il garum chiamato aimation".

5 Calamosche



 

Probabilmente la piu' famosa delle spiagge di Vendicari e' Calamosche , anfratto di estrema bellezza meta di molti dei turisti che visitano questa parte di Sicilia, capolavoro di madre natura.

Per chi volesse raggiungere direttamente la spiaggia di Calamosche il parcheggio a pagamento dista 1,2 km da percorrere a piedi. Click sulla P per avere le indicazioni di navigazione.Parcheggio 3,5-5 €/giorno; 9-19 ; 7/7. Ingresso 3,5 €.

🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking di 4 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta, Eloro, Marianelli e Calamosche.

6 Marianelli



 

Spiaggia naturale all'insegna della libertà è Marianelli, splendido anfratto meta di naturisti amanti del nudismo e spiaggia gayfriendly. La sabbia è sempre color oro ed il mare ha una limpidezza impeccabile.

Arrivando in macchina il posteggio dista circa 750 mt dalla spiaggia.

🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios , poi hiking 2.5 km sulla sabbia si raggiunge la spiaggia della Pizzuta poi Eloro e quindi Marianelli.

Attenzione: in ragione di quanto appena descritto questa particolare meta si presta a un target ristretto di utenza e molto meno alle famiglie.

Continuando verso sud sui sentieri sopra le dune si raggiunge la splendida Calamosche a circa 800 mt.

7 Eloro-Tellaro





A sud del parco archeologico(Heloros) Eloro è la seconda delle 4 splendide spiagge naturali che si trovano a nord di Vendicari, con soffice sabbia dorata è bordata da dune e vegetazione mediterranea .

Attraversando il fiume Tellaro, all'estremità sud della spiaggia , oltre il promontorio si arriva alla spiaggia di Marianelli. Non ci sono strutture all interno , soltanto natura.

In auto si parcheggia a 300 mt circa.Ingresso 3.5€.

🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking 1.5 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta e quindi la spiaggia Eloro.

8 Le Rovine di Eloro



Si tratta di una città costiera - lungo la via Elorina - fondata sul finire del VII secolo a.C., importante perché rappresentava l'estensione del potere di Siracusa verso sud.

La città fu sempre fedele alla madrepatria fino alla caduta in mano romana che comunque ne permise la continuità e produttività fino allo smantellamento e alla distruzione in epoca araba.

Ulteriori tracce dello sfruttamento del luogo sono la presenza di alcune latomie (cave di pietra) del V sec a.C. utilizzate nell’antica città greca, per la costruzione di templi e monumenti, successivamente divenute catacombe in epoca paleocristiana.

Le mura urbane, datate al VI secolo a.C. nella loro fase originaria, furono in seguito ricostruite sopra i resti di quelle più antiche, forse nella seconda metà del IV secolo a.C.

Il santuario più importante si trovava all'esterno delle mura: era dedicato a Demetra e Kore e riprende forse un più antico culto indigeno siculo. Si trovava all'esterno delle mura ed era costituito da diversi ambienti.

Il porticato era connesso anche con l'agorà, di cui restano visibili solo le cisterne scavate nella roccia per raccogliere l'acqua piovana. Dalla piazza una via si dirigeva verso il mare a sud-est: insieme ad un'altra via in senso nord-sud definiva gli assi della struttura urbanistica della città.

Un santuario forse dedicato al dio Asclepio, del IV secolo a.C., era costituito da un cortile circondato da portici, dove gli ammalati sostavano e dormivano in attesa della visita in sogno del dio, che avrebbe portato alla guarigione.

Nei pressi sorgeva un piccolo thesauròs, ossia un edificio a forma di piccolo tempio in antis, destinato ad ospitare le offerte votive e datato alla seconda metà del IV secolo.

Verso sud, sulle pendici della collina, si trova un teatro greco, in parte scavato nella roccia e in parte costruito, risalente alla fine del IV - inizi del III secolo a.C., in parte intaccato da un canale di bonifica realizzato negli anni trenta.

A nord-ovest si trovava la Colonna Pizzuta, un monumento funerario, costituito da una colossale colonna in rocchi di pietra calcarea (diametro di 3,80 m e altezza ricostruibile in circa 10 m). Nei pressi si trova un ipogeo scavato nella roccia, databile alla seconda metà del III secolo a.C., già visto negli scavi di Orsi nel 1899 e successivamente reinterrato.

9 Eloro - Pizzuta



 

L' ultima delle splendide spiagge naturali della riserva di Vendicari sul sentiero 1, questa spiaggia era luogo di feste e giochi di virilità degli antichi abitanti. Il mare è blu limpido e cristallino, non ci sono strutture attrezzate, le spiagge sono collegate da sentieri. Questo posto delizioso è l'ideale per gli amanti della natura in cerca di pace e tranquillità a ridosso del mare, molto gettonato nei week-ends di Luglio ed Agosto.

NOTA: per raggiungere la spiaggia Eloro arrivando dalla spiaggia del Tellaro si deve uscire dalla riserva e rientrare più avanti seguendo la strada sterrata.

L'area di parcheggio è gratuita e dista circa 200 mt dall'ingresso dellaspiaggia.

🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking 1 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta.

10 Colonna Pizzuta


La colonna è raggiungibile dalla strada principale ☞ (clicca qui per indicazioni) è una breve sosta per un breve sentiero che ci porta verso la Colonna Pizzuta, un percorso verso un reperto archeologico isolato in questa zona agricola di pre-riserva.

Si tratta di una colonna probabilmente risalente al III secolo a.C. che apparentemente sembrava esser parte di un monumento celebrativo. Solo nelle ispezioni eseguite da Paolo Orsi emerse che in realtà si tratta di un monumento funebre commemorativo, sotto al quale venne rinvenuto un vano ipogeo stuccato e ornato con due guerrieri di cui uno reggente uno scudo ornato con stilemi risalenti all'epoca di Ierone II. Da ciò se ne dedusse la presunta datazione.


Il termine Pizzuta lo si deve probabilmente al suo emergere isolata rispetto all'ambiente circostante, o probabilmente al tipo pregiato di mandorla che popola quella zona, detta appunto "pizzuta".

Danneggiata dal terribile terremoto del 1693 venne qualificata come reperto di pregio e restaurata nel 1793 per volere di Ferdinando I delle Due Sicilie, come riporta una lapide in marmo incastonata in essa.

Nota: Chi proviene dalla spiaggia del Tellaro deve uscire fuori la riserva per raggiungere la colonna.









FINE

ITINERARIO

1
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Itinerario 2



Ingresso principale

Dall' ingresso principale prendiamo il sentiero principale sulla destra fino a raggiungere il mare , da qui ci dirigiamo nuovamente verso destra in direzione della Cittadella.

Il primo punto di interesse è il [11]Pantano Roveto, dove troviamo dei capanni d'osservazione lungo il cammino , punti panoramici per poter avere la possibilità di ammirare la vita dentro questo affascinante ecosistema, un luogo perfetto per il birdwatching.

Continuando il nostro percorso abbiamo da un lato quindi la scogliera e dall'altro il Pantano ricco di vegetazione tipica del luogo.

Lungo il tratto costiero si può osservare l'Isola di Vendicari, molto vicina alla costa, anch'essa parte dell'Oasi.

Proseguendo superiamo una piccola foce del Pantano che si riversa sul mare e ci addentriamo verso la nostra destra per raggiungere la [12]Trigona, con alle spalle il Pantano. Ammiriamo la struttura bizantina che assieme alle altre hanno determinato un importante documentazione del periodo medievale in queste zone.

Proseguiamo sul nostro sentiero per ritrovarci sulla zona della Necropoli. Continuando l 'itinerario verso sud incontriamo sulla sinistra il sentiero che porta alla [13] spiaggia della cittadella , splendida location naturale (possibile presenza di alghe) dove poter godere di un mare cristallino , avendo la sensibilità di rispettare il luogo e le eventuali zone interdette alla nidificazione delle tartarughe.

Proseguendo raggiungiamo la [14]Cittadella: zona d'insediamento bizantino di cui resta solo un recente ex Palmento nato per la produzione di vino ma adesso utilizzato per ospitare rassegne naturalistiche e culturali sul territorio.

11 Pantano Roveto


Il più grande dei pantani , il pantano Roveto ha una estenzione di 1,24 km² e la foce che lo collega al mare è solitamente interrata. La profondità media è di 30-40 cm, mentre la massima è di 1-2 m. I capanni predisposti attorno al pantano permettono di osservare la fauna locale senza essere visti.

12 La Cuba Bizantina e le catacombe



La Trigona: cuba (chiesa) bizantina a pianta quadra con tre absidi, una cupola superiore e un’apertura a oriente in modo tale che, come tradizione, la luce della luna piena entrasse nell’edificio dando inizio alla santa Pasqua.

La Cuba è tra i reperti di maggiore valore che in ordine cronologico testimoniano la continuità abitativa di questi luoghi sempre interessati dalla presenza dell'uomo per la ricchezza della fauna e la posizione strategica.

Poco distante dalla Trigona sono visibili diverse catacombe bizantine, in buono strato di conservazione con tombe famigliari e singole. Nell'area fu rinvenuta, negli anni 70 del secolo scorso, una lastra tombale con simboli ebraici. L'area inoltre presenta diversi resti di abitazioni, segno che l'area era densamente popolata forse a causa del vicino porto, di cui restano tracce.

L'arrivo poi delle continue minacce da parte dei barbari prima e degli arabi poi ha determinato l'abbandono di questi luoghi in favore degli inaccessibili altopiani di Pantalica, dove appunto i bizantini si trasferirono.



13 La spiaggia della Cittadella



 

Probabilmente una delle spiagge più belle della sicilia orientale , la spiaggia è ampia e comoda , il mare ha una eccezionale limpidezza.Possibile presenza di alghe .

Per chi volesse raggiungere direttamente la spiaggia della cittadella il parcheggio a pagamento dista 500 mt. Click sulla P per avere le indicazioni di navigazione.Parcheggio 3,5-5 €/giorno; 9-19 ; 7/7. Ingresso riserva 3,5 €.

14 La Cittadella dei Maccari


La Cittadella dei Maccari si trova all’estrema punta sud della riserva naturale di Vendicari. Il sito archeologico di Cittadella, chiamato così appunto perché qui sorgeva una piccola città in epoca bizantina. La costruzione sul promontorio è l ex Palmento per la produzione di vino, recentemente restaurato che ospita adesso rassegne naturalistiche e culturali sul territorio.









FINE

ITINERARIO

2
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Birdwatching




Vendicari risulta una tappa fondamentale per le specie di uccelli migratori che provengono o vogliono raggiungere il continente africano, distante 350 km;

la presenza dei vasti pantani ha contribuito alla creazione di un ecosistema che è punto di riferimento sia per gli uccelli che sostano qui numerosi prima di raggiungere le mete migratorie in tutta Europa, sia per la sempre crescente popolazione diuccelli stanziali che ha trovato a Vendicari un habitat soddisfacente.

In effetti, l'area della riserva si trova ad una latitudine inferiore alla costa africana di circa 50 km

Attrezzatura per gli avvistamenti

Obiettivo macchina fotografica consigliato 400x ; si può utilizzare un 200x ma ci vuole fortuna per fare qualche scatto decente; purtroppo i pantani sono abbastanza estesi ed a causa dei visitatori gli uccelli preferiscono stare il più lontano possibile dai rumori.

Binocolo 20x50 (anche quello da 30€ venduto dai cinesi) dà la possibilità di ammirare gli splendidi esemplari che abitano o che transitano nella riserva


Avvistamenti rari


Il Corriere di Leschenault (Foto: Dr. Ajay Balachandran) nidifica in Turchia, Siria, Giordania, Armenia, Azerbaigian e Afghanistan meridionale; sverna sulle coste del Golfo Persico, del Mar Rosso, del Golfo di Aden e del Mar Mediterraneo sudorientale; di passo in Europa centro-meridionale compresa l'Italia, in Scandinavia, Regno Unito e nel Nordafrica.

Il Piro Piro di Terek,di dimensioni medio-piccole, ha un lungo becco rivolto all'insù di colore arancione con la punta nera ed i piedi palmati;le zampe sono lunghe e di colore arancione acceso.Le piume superiori sono grigie ,quelle inferiori sono candide.

Il Beccaccino coda stretta vive in Asia, dalla Russia all'Indonesia e dall'Iran alla Malaysia, compresi Giappone, Oman, Sri Lanka, Filippine, Maldive, Isole Cocos e isole Andamane e Nicobare.È di passo nella Penisola Arabica, in Somalia, Kenya, Comore, Seychelles, Christmas Island, Papua Nuova Guinea e Australia.Di rado si spinge anche in Tunisia e nel sud Italia.

Il Piro Piro fulvo (Foto: Stefano Benucci) vive nelle americhe, nei Caraibi e in Russia.È di passo nell'Europa occidentale e settentrionale, nel Bacino del Mediterraneo (Italia compresa), in Australia e su alcune isole dell'Oceania occidentale, in Giappone, Taiwan, nell'Africa meridionale, in Kenya e lungo il Golfo di Guinea.
La Sterna di Rüppell (Foto: oiseaux.net) è visibile in Europa, Asia, ed Africa; in Italia nidifica sul delta del Po, in ambienti quindi dove ci sia acqua nelle vicinanze.

La Bigia di Rüppell (Foto: G.Minuta) noto anche come Silvia dalla gola nera, è un uccello migratore che nidifica in Grecia, alcune grandi isole dell'Egeo, in Turchia, in Siria e in inverno al centro e ad est del Sahel (soprattutto in Ciad e Sudan).

Il Chiurlottello (Foto: Migratoria.it) rarissimo uccello vive nell'Europa orientale e centro-orientale, soprattutto in Russia (regione di Omsk) dove nidifica, e Romania dove è stato avvistato per l'ultima volta.Sverna in Italia, negli stati balcanici e Nord Africa, in Turchia e negli stati dell'ex Unione Sovietica.



Avvistamenti piu' comuni

Airone cenerino (Foto: Ómar-Runólfsson)
Tuffetto
Svasso (Foto: Marek-Szczepanek)
Pettegola (Foto: Andreas-Trepte)
Moretta tabaccata (Foto: Erbanor)
Garzetta (Foto: Andreas-Trepte)
Fenicotteri rosa (Foto: Estormiz)
Avocetta (Foto: Erbanor)
Azavola (Foto: Steve-Garvie)

Vendicari


Perchè visitarla: Affascinante Oasi nel sud della Sicilia che abbraccia una zona della costa del Siracusano dalle spiagge chiare e le acque limpide. Una zona piena di ricchezze su tutti i fronti, dalla biodiversità alla storia geologica fino all'archeologia che ne svela gli insediamenti antichi.

Da non perdere: Le spiagge, la Tonnara ed il birdwatching.

La riserva naturale orientata “Oasi Faunistica di Vendicari” è stata istituita nel 1984 dalla Regione Siciliana. Situata precisamente tra Noto e Marzamemi, al suo interno si trova uno degli ecosistemi più stupefacenti al mondo.

Mare cristallino, spiagge lunghissime e dorate, paesaggi incredibili, vegetazione mediterranea, osservatori per il bird watching che vi permetteranno di ammirare fenicotteri, aironi, cicogne e altri splendidi volatili.

Sia gli ambienti terrestri che circondano le paludi che quelli acquatici sono caratterizzati da una straordinaria varietà di habitat ed eccezionale biodiversità.

Ciò è dovuto, per quanto riguarda il primo, alla presenza di substrati molto diversi, a particolari caratteristiche idrogeologiche e alle diverse caratteristiche fisico-chimiche delle acque.

Quindi gli ambienti terrestri enumerano preziose associazioni fito-sociologiche, proprie di questi sistemi e di una grande varietà di specie, alcune delle quali sono quasi scomparse nel resto della Sicilia.
   

Info & Tickets

Visita 08:00/19:00 7/7
€ Biglietto intero 3,50 euro a persona

Biglietto ridotto (per le Forze dell’Ordine, associazioni ambientaliste, studenti e scout) 1,50 euro

Gratuito per i bambini sotto gli 8 anni, diversamente abili con accompagnatore previa autorizzazione del gestore, soggetti impegnati in attività di studio, ricerca e didattica e per iniziative istituzionali.

Previsto un biglietto famiglia dal costo di Euro 7,00 per tutti i componenti del nucleo familiare.

Il ticket si applica ed è valido per tutti e 5 gli ingressi dell’area protetta da Cittadella dei Maccari, Torre vendicari, Marianelli, Calamosche ed Eloro.

Sentiero 1 a piedi: 12 km c.ca A/R
Sentiero 2 a piedi: 8 km c.ca A/R

Attrezzatura essenziale: scarpe da trekking o da ginnastica, acqua, repellente zanzare, cappello e costume in estate.

Avvertimenti importanti: pendii scoscesi, divieto di pesca, caccia, introduzione o prelievo di specie animali o vegetali; assenza di segnale di rete in alcune zone.

La redazione non si assume alcuna responsabilità in caso di imprevisti, cambiamenti, chiusure o deviazioni non segnalate.

Presenza di zone di nudismo segnalate.

Assenza di punti di ristoro all'interno della riserva. Portare con sè cibo e acqua.

La Flora di Vendicari



La sua particolarità è data dai diversi biotipi che la compongono: dalle piscine che formano le paludi alla costa rocciosa e sabbiosa o alla tipica macchia mediterranea.

C'è una macchia mediterranea molto densa, che in generale caratterizza il territorio con Lentischi, Mirti, Olivastri selvatici etc.

L'ambiente sabbioso costiero comprende, distribuiti in strisce parallele alla costa dalla riva verso l'entroterra, Razzo marino, Salicornia, Spiaggia-erba, Eryngium creticum, Euforbia marittima, Giglio di mare; Spiaggia in fiore, Spiaggia di fiordaliso, Finocchio marittimo, nelle strisce dietro le dune;

una striscia esclusiva, densa e ininterrotta di macchia mediterranea con Ginepro, insieme a Efedra, Lentischio e Fillirea nelle dune più interne e indisturbate.

Questa grande varietà di ambienti è la base essenziale per la presenza variegata di nicchie ecologiche, altrove inimmaginabili, che offrono rifugio a un numero elevato di specie animali, molte delle quali in via di estinzione in Sicilia.

La Fauna di Vendicari



Vendicari rappresenta non solo un'importante area nevralgica nelle rotte migratorie e svernanti di molte specie di avifauna (oltre 200 specie, alcuni residenti e alcuni nidificanti, tra cui la spatola, l'airone cenerino, la cicogna, il fenicottero, l'ibis lucido , l'oca selvatica, il gabbiano rosa, il palafitta dalle ali nere, il chiurlo di pietra, altri)

ma dà anche rifugio a moltissimi mammiferi (toporagno siciliano, ghiro, riccio, toporagno pigmeo, arvicola, porcospino, volpe, donnola, coniglio selvatico), anfibi e rettili (colubro, serpente d'erba, serpente ratto leopardo, lucertola verde, tartaruga palustre) e insetti.

Importante è anche l'ambiente palustre, dove sono presenti numerose specie di fauna acquatica (pesci, crostacei, rettili, anfibi e insetti) e vegetazione sommersa (alghe e diverse fanerogame, propria di questi ambienti).

L'ambiente marino di fronte a queste paludi - caratterizzato da fondali bassi costituiti sia da rocce coperte da associazioni algali e da ambienti sabbiosi e praterie di Poseidonia oceanica, e popolato da apprezzata fauna ittica (spigola, orata, dassie) - è tra le aree identificate dalla legge per l'istituzione di una riserva marina (AMP).

LE TARTARUGHE CARETTA CARETTA DI VENDICARI, VIDEO.

Le spiagge di Vendicari



Per gli amanti della natura Vendicari offre le migliori spiagge di tutta la Sicilia Orientale.

Tutte le spiagge hanno aree di parcheggio dedicate , distante da 200mt ad 1.2 Km, tutti gli accessi sono a pagamento

Le condizioni delle spiagge cambiano da anno in anno, è possibile trovare alghe , canne o tronchi , essendo una riserva tutto è parte di un ecosistema e non vengono rimossi.

☞ Dalle foto recenti postate su Instagram o Google si può capire se e dove ci sono alghe o canne.

Il mare di Vendicari è estremamente trasparente, le condizioni migliori si hanno quando c'è poco vento o il vento soffia da Ovest , Nord Ovest, Sud Ovest.

Da Nord a Sud le spiagge di Vendicari :

Spiaggia Eloro Pizzuta
Adiacente alle rovine dell'antica Eloro.

Spiaggia Eloro Tellaro
Spiaggia confinante con la foce del fiume Tellaro.

Spiaggia Marianelli
Spiaggia nudisti e gay friendly

Spiaggia Calamosche
Spiaggia custodita dentro una meravigliosa caletta.

Spiaggia della Tonnara
Spiaggia vicina alla tonnara e ad ai pantani

Spiaggia di Vendicari
Spiaggia lunghissima , alcune volte interdetta a causa di presenza di uova di tartaruga.

Spiaggia della Cittadella
Spiaggia con un bel fondale.
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