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Il Museo Regionale di Messina sin dalla sua prima istituzione nel 1806 come “Museo Civico Peloritano”, presenta una lunga storia segnata da donazioni, lasciti, distruzioni e abbandoni, vicende che lo hanno portato oggi, alla possibilità di una sede unica e definitiva, inaugurata nel 2017. Nato su iniziativa di Carmelo La Farina, il primo nucleo del Museo, collocato nell’ex Collegio dei Gesuiti sede dell’Università, era costituito da una raccolta di oggetti antichi e dipinti che documentavano la storia della città. Dopo il 1866, il museo trovò una più adeguata sede nell’ex convento di S. Gregorio, ricco già di diverse opere d’arte, tra cui il mosaico della Madonna della Ciambretta o il Polittico di Antonello da Messina, commissionato all’artista messinese dalla badessa del convento, entrambe le opere si trovano tutt’oggi esposte al Museo regionale di Messina.
Dopo il terribile terremoto del 1908, in cui andò distrutto non soltanto il convento di S. Gregorio, ma anche gran parte dell’intera città e un gran numero di opere d’arte, il museo venne trasferito nel vecchio fabbricato, ex-filanda della seta Mellinghoff, nell’adiacente spianata di S. Salvatore dei Greci. Durante i lavori di recupero dei materiali superstiti, nel novembre del 1914, il Museo di Messina diventò Museo Nazionale, fino ad arrivare al 1976, anno in cui il Museo assunse la denominazione di Museo Regionale di Messina.
Durante il tour del Museo di Messina, tra le opere di maggiore interesse, potremo ammirare due bellissimi quadri di Antonello da Messina che sono: il Polittico di San Gregorio datato 1473, proveniente dall’ex Monastero di San Gregorio e una Tavoletta recto/verso, dove da un lato è raffigurata la Madonna con il bambino e Francescano orante, dall’altra un Ecce homo, la tavoletta fu acquistata dalla Regione Sicilia ad un’asta nel 2003. Inoltre è possibile ammirare due quadri di Caravaggio, e sono: L’adorazione dei pastori commissionata dal senato messinese per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria la Concezione, e La resurrezione di Lazzaro commissionato dal mercante Giovan Battista de Lazzari per la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Pisani, dipinti tra il 1608 ed il 1609.
Tra le sculture di maggiore importanza e pregio possiamo ammirare le statue originali di Nettuno e del mitologico mostro dello Stretto di Messina, Scilla, provenienti dalla Fontana originale costruita dal Montorsoli nel 1557 e portata al Museo subito dopo il catastrofico terremoto. Tra le altre opere, possiamo ammirare la preziosissima Carrozza del Senato Messinese costruita da Domenico Biondo nel 1742, e i dipinti furono realizzati da Letterio Paladino, pittore messinese. Queste sono solamente alcune delle opere custodite all’interno del Museo.
© Tour preparato da Maria Laura Vadalà, Guida turistica ufficiale della regione Sicilia, tutti i diritti riservati
Airone cenerino (Foto: Ómar-Runólfsson) | |
Tuffetto | |
Svasso (Foto: Marek-Szczepanek) | |
Pettegola (Foto: Andreas-Trepte) |
Moretta tabaccata (Foto: Erbanor) | |
Garzetta (Foto: Andreas-Trepte) | |
Fenicotteri rosa (Foto: Estormiz) | |
Avocetta (Foto: Erbanor) | |
Azavola (Foto: Steve-Garvie) |