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🕐 Martedi/Sabato 09-18. Dom.09-13. Lunedi chiuso.
☞ Aggiornamento Orari
€ 10 .Ridotto €5.(Cumulativo con Galleria Bellomo/ Parco Neapolis sconto del 25%)
🚍 Bus stop:Paolo Orsi.
Da non perdere una visita guidata con una guida specializzata
Prossimo sito il Medagliere c/o Museo 0m
Medagliere
I ruderi degli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del terremoto del 1693.
Nel 1778 Vivant Denon cita la tonnara col nome di Santa Buonacia passandoci vicino per osservare i resti delle mura dionigiane.
La tonnara rimase in funzione sino agli anni cinquanta quando divenne pressoché inattiva a causa dell'introduzione della pesca al tonno con "reti volanti", nonché per l'elevata concentrazione di industrie e raffinerie chimiche nell'area.
Dopo il 1961, la tonnara cadde in disuso.
13 Le Latomie
Incisione di Claude-Louis Châtelet del XVIII secolo
Sulla parte a mezzogiorno che la sovrasta, edificarono il loro complesso conventuale. I frati trasformarono la latomia in giardino e orto per il sostentamento della comunità religiosa, realizzando sistemi di irrigazione con pozzi, cisterne e anche una noria (ruota idraulica per il sollevamento dell’acqua).
Nel corso del XIX secolo verrà arricchita di un monumento a Mazzini e di un busto di Archimede
Giardino comunale sino agli anni Settanta del XX secolo, rappresentava per i cittadini luogo dove trascorrere piacevoli serate poiché era tradizione assistere a spettacoli nel “Teatro di Verdura” sul cui palcoscenico si esibivano attori del Teatro Greco come Vittorio Gassman, Elena Zareschi ...
Una esperienza da non perdere è quindi la visita di un sito particolarmente suggestivo come la Latomia dei Cappuccini, all’interno del quale si respira non solo la millenaria storia della città, ma anche la particolare bellezza della natura mediterranea.
I Greci la utilizzarono come cava di pietra – latomia - e prigione di Stato di quei 7.000 soldati Ateniesi fatti prigionieri dopo la sconfitta da parte di Siracusa del 413 a.C., come tramandatoci da Tucidide.⤏
Ottaviano Augusto - Museo P.Orsi - L' imperatore a cui viene attribuito l’anfiteatro. |
Statua di magistrato romano , II sec. d.C., museo P.Orsi |
Le pietre del palacium di Federico, inoltre,parlano. Ogni singolo concio recava un’incisione: lettere, fiori, volatili, segni geometrici.
All’occhio attento del visitatore se ne sveleranno parecchi.
Una serie ben conservata si trova sul muro interno a sinistra del portale sotto la finestra.
Si tratta dei marchi degli scalpellini. Le abili maestranze federiciane venivano remunerate in ragione del quantitativo esatto dei blocchi cavati e rifiniti, identificabili proprio dai marchi.
Alla visione di un così immenso unico ambiente, privo di stanze, appare logico pensare non avesse funzione abitativa. ⤏
€: Gratuito x la chiesa .
A 600 mt, scendendo verso il mare, zona "Sbarcadero", si trova il solarium comunale gratuito normalmente aperto da fine giugno a settembre Solarium Sbarcadero .
Sempre allo sbarcadero , la trattoria Red Moon serve pesce fresco a prezzi ragionevoli.
A 900 mt, salendo da via dell'Unità, sulla Riviera Dionisio il Grande, si trova il solarium ZEN
Il pretendente, vedendo la desiderata Lucia privarsi di tutti gli averi ed essendo stato rifiutato da quest’ultima, volle vendicarsi denunciandola come cristiana. Erano infatti in vigore i decreti della persecuzione dei cristiani emanati dall'imperatore Diocleziano.⤏
Privo di ogni fondamento e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV, è l'episodio in cui Lucia si sarebbe strappata - o le avrebbero cavato - gli occhi.
L'emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi, più semplicemente, con la devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista a motivo dell'etimologia del suo nome dal latino Lux, luce.
Degno di nota il soffitto ligneo a travature scoperte adorne di pregevoli pitture del XV secolo |
Il rifacimento barocco , ad opera del Vermexio, è riscontrabile nelle porte sormontate da finestre delle due absidi laterali; opera di Pompeo Picherali la galleria esterna al tempio e l’ultimo ordine del campanile della Chiesa.⤏
Il Martirio dei Quaranta soldati di Sebastia.
Il Museo Bellomo
🕐 Da Martedì a Sabato 09–18:30. Domenica 09–13. Lunedì chiuso. ☞ Aggiornamento Orari
€8 - ridotto €4 .(Cumulativo con Museo P. Orsi/Archeo Parco Neapolis sconto del 25%)
🚍 Bus Open Tour stop: Belvedere S.Giacomo.
Da vedere la chiesa di S.Martino VI/XIII sec. d.C. in via S.Martino, più giù Cala Piada home made food.
Per un bagno rinfrescante spiaggia Cala Rossa ↱
Di questo secolo rimangono la facciata esterna con la sua severa struttura continua a piccoli conci e con alto basamento, il pianterreno con vani quadrangolari con maestose volte a crociera di cui, quella costolonata del vestibolo nella sala III, mostra ancora l'aquila imperiale sveva.
Ampliato e sopraelevato già nel XIV secolo, ha subito importanti rimaneggiamenti nel secolo successivo, quando il palazzo viene acquisito dai Bellomo, potente e ricca famiglia della Siracusa di quel periodo, che lo adattano alle nuove esigenze abitative ed al coevo gusto architettonico catalano (portale d'ingresso, scala, loggia, bifore e trifore).
Nel Settecento, venduto alle suore del Monastero di S. Benedetto, è unito all'attiguo palazzo Parisio del 1355. Di questo restano una porta ogivale ed alcuni robusti archi del portico, attuale accesso all'area museale. Espropriato dal Demanio nel 1866, il palazzo veniva infine ceduto nel 1901 all'Amministrazione delle Antichità e Belle Arti per destinarlo a Museo."
Sale espositive Piano Primo
Sale espositive Piano Terra
Sala I, secolo V-IX
"Sculture del periodo paleocristiano e bizantino provenienti da edifici
cittadini e dalla demolizione dei fortilizi di Siracusa."
Opere in evidenza:
Sarcofago con croci, sec. IX |
Portale frammentario con architrave e stipiti con motivi floreali in pietra calcarea, sec. VII – VIII |
Sala II, secolo X-XV
Opere in evidenza:
Acquasantiera marmorea con elementi zoomorfi e fitomorfi, sec. X. |
Lastra di parapetto di pulpito (ambone) raffigurante un aquila,simbolo di S. Giovanni Evangelista, sec. XI. |
Lastra marmorea con decorazioni a mosaico con leoni affrontati con alcentro una palma,marmo bianco e marmi policromi, paste vitree sec. XII di chiaro riferimento a maestranze arabe. |
Formella con l'Agnus Dei tra l'Annunziata e l'Angelo Annunziante, sec. XIII-XIV. |
Altorilievo con Crocifissione tra Annunciazione e Adorazione dei Magi, sec. XIV-XV. |
Sala III, secolo XV
" Opere scultoree e pittoriche prevalentemente di influenza spagnola."
Opere in evidenza:
Madonna in trono col Bambino e Angeli musicanti, detta "Madonna di Montesanto, sec. XV. |
Madonna in trono col Bambino, tra le Sante Eulalia e Caterina d’Alessandria, inizio sec. XV, attribuita a Pedro Serra. |
Frammento (da un polittico) su tavola fondo oro, raffigurante San Leonardo, sec. XV, attribuito a Lorenzo Veneziano. |
Sala IV, secolo XV
"Opere pittoriche di scuola siracusana di autori ignoti"
Opere in evidenza:
Polittico del maestro di Santa Maria, sec. XV, dello stesso maestro il retablo di San Lorenzo e storie della sua vita, (sec. XV) che rappresentano l'espressione più alta del gotico internazionale in Sicilia. |
Monumento funerario di Eleonora Branciforte Aragona, attribuito a Giovan Battista Mazzolo, (1525), in marmo di Carrara, è uno dei monumenti funebri più grandiosi del Cinquecento siciliano, (Particolare). |
Ceramiche a lustro: piatti dipinti a lustro metallico, (sec. XV), officine valenzane.. |
Cortile degli stemmi, secolo XVI-XVII
"Monumentali stemmi vicereali spagnoli provenienti dalle porte reali della città, demolite all'inizio del novecento".
Sala delle Carrozze, secolo XVIII
Sale espositive Piano Primo
Sala V - L'età di
Antonello da Messina, secolo XV
L'annunciazione di Antonello da Messina, 1474.
La scena è ambientata in una stanza descritta attentamente, con un soffitto a travi dove si trova un architrave decorato da cartocci e rosette, retto da due colonne che separano anche idealmente la metà destra (della Vergine) da quella sinistra (dell'Angelo).
Sulla parete di sfondo si trovano due finestre più una terza in un'altra stanza che si intravede a destra, secondo un'iconografia derivata dall'arte fiamminga che prevede più fonti di luce e aperture spaziali sul paesaggio anche nel caso di interni.
Fine è la descrizione degli oggetti e degli arredi della stanza, dal letto della Vergine nella stanza in secondo piano, allo scranno-leggio su cui è inginocchiata fino al vaso da fiori con decorazione azzurra su fondo bianco in primo piano, oggi molto danneggiato.
Notevole è il merletto bianco su cui è poggiato il libro, allusione alle Sacre Scritture che si avverano con l'atto di accettazione di Maria.⤏
Sala V - L'età di
Antonello da Messina, secolo XV
L'annunciazione di Antonello da Messina, 1474.
L'angelo, che reca in mano il tradizionale giglio, ma che è curiosamente nascosto dalla colonna, benedice la Vergine. La sua veste è un ricco damasco decorato, che accentua il volume quasi geometrico del suo corpo, secondo uno stile più tipicamente italiano. Il viso, incorniciato da lunghi capelli biondi, è adornato da un diadema cuspidato azzurro, dove brillano alcune perle e un rubino, tipiche notazioni di "lustro" alla fiamminga.
In basso si intravede anche la figura di un devoto, il sacerdote citato nel documento notarile.
L'impianto prospettico e luminoso rimanda alle opere di Piero della Francesca, ma gli effetti lenticolari e la tecnica derivano dall'arte fiamminga, in particolare dalla lezione di Jan van Eyck e altri, che Antonello ebbe modo di conoscere durante la sua formazione a Napoli e grazie ai traffici navali del porto di Messina.
Lo studioso messinese Carmelo Micalizzi di recente ha ritenuto di individuare nel dipinto dei particolari, celati dal pittore, fra cui: un cristogramma nel libro sullo scrittoio, lo stemma araldico della famiglia Maniuni sul capitello corinzio, la data 1474 e gli acronimi VM e IM sulla pediera del letto, e, sul mantello dell'arcangelo, un fiore (in greco anthos), il garofano (in greco dianthos), che celerebbe la firma di Antonello da Messina.
Sala V - secolo XV
Opere in evidenza:
Piatto di maiolica a lustro, officine siracusane, sec. XV. |
Miniatura raffigurante l'albero di Jesse dal Libro d'Ore, miniato, pergamena, Ignoto fiammingo, sec. XV. |
Lastra tombale di Giovanni Cabastida (recto), sec. XV, vicina ai modi di Francesco Laurana. |
Lastra con Deposizione tra San Giovanni e la Maddalena, sec. XVI, interessante esempio di riutilizzo nel 'verso'. |
Madonna detta del "Cardillo", attribuita a Domenico Gagini, 1492. Particolarmente rappresentativa delle tendenze che caratterizzano questo periodo, derivate, a partire dalla metà del secolo, dalla diffusione dell'arte rinascimentale italiana, la bellissima Madonna col Bambino, detta Madonna del Cardillo. |
Sala XIII, secolo XVIII-XIX
Opere in evidenza:
Gruppi presepiali e statue di presepi della bottega di G.Bongiovanní Vaccaro. |
Manufatti in ceramica di produzione siciliana, (secolo XIX). |
Interessante la teca "scarabattola" con figure presepiali in cera policroma, attribuita al netino fra' Ignazio Macca, (secolo XVIII-XIX). |
Sala VI
Opere in evidenza:
Plastico ligneo della città di Siracusa, seconda metà del XVIII sec , di Giovanni Carafa, Duca di Noja. |
Sala VII, secolo XV- XVI
Opere in evidenza:
Madonna in trono col Bambino detta "Madonna del Soccorso", di autore ignoto, inizi sec. XVI. |
Sarcofago di Giovanni Cardinas, 1506, di Antonello Gagini. |
Trinità fra i Santi Giacomo Pellegrino e Stefano, attribuita a Marco di Costanzo, secolo XV. |
Madonna col Bambino attribuita ad Antonello e ad Antonino Gagini, fine sec. XVI. |
Madonna col Bambino tra le Sante Margherita e Lucia, 1497 di Antonello Crescenzi detto il Panormita. |
Sala VIII, secolo XVI
Opere in evidenza:
"I madonneri" cretesi, siracusani e slavi, secoli XVI - XVIII. |
Di particolare pregio le otto tavole della 'Storia della Genesi" attribuita ad Emanuele Lampardo. |
Di Emanuele Lampardo "la Crocifissione". |
Al centro un trittichetto portatile a cerniera della scuola "Stroganov", secolo XVI, con Apoteosi della Vergine e scena del Nuovo Testamento. |
Sala IX, secolo XVI
Opere in evidenza:
Strage degli innocenti, (secolo XVI- XVII)assegnata ad un ignoto pittore siciliano. |
Taccuino di disegni su carta, di Filippo Paladini, (secolo XVII), manierista toscano, nonostante l'aspetto lacunoso rimane uno dei vertici della produzione dell'artista. |
Sala X, secolo XVII
Opere in evidenza:
Di rilevanza le opere di influenza caravaggesca del pittore siracusano Mario Minniti: Miracolo di Santa Chiara, 1624. |
Martirio di Santa Lucia, secolo XVII, Mario Minniti. |
Nella vetrina due opere attribuite al ceroplasta siracusano Gaetano Giulio Zumbo: Scena di Peste e Volto di Cristo, secolo XVII. |
Volto di Cristo,secolo XVII, Gaetano Giulio Zumbo. |
Sala XI, secoli XVII-XVIII
Opere in evidenza:
Opere pittoriche, scultoree, manufatti tessili, argenti e arredi sacri: Immacolata e Santi, 1744, di Guglielmo Borremans,(Particolare). |
Diversi tondi con scene bibliche attribuiti al pittore netino Costantino Carasi, secolo XVIII. |
Reliquario di Sant'Orsola, a forma di vascello a tre alberi, 1705, di ignoto argentiere. |
Sala XII, secolo XVIII-XIX
Opere in evidenza:
Interessante per una ricostruzione storica della città, il plastico in avorio e legno della città di Siracusa, di fra Pietro Fortezza, (secolo XIX). |
Il rinvenimento di due iscrizioni ebraiche all’interno dell’attuale chiesa di San Giovanni Battista è indizio della sua identità di “mesquita judeorum”, cioè sinagoga ebraica trasformata in chiesa e dedicata al santo nel 1496, tre anni dopo l’espulsione degli ebrei; tuttavia l'attribuzione di sinagoga all'edificio è oggetto di controversia tra gli studiosi .
La prima iscrizione è incisa su un concio di pietra calcarea collocato capovolto in alto sulla parete destra dell’abside centrale, il cui significato sarebbe secondo la traduzione di Cesare Colafemmina: “alla sinagoga di Siracusa fondata con giustizia e fede”.
La posizione capovolta fa supporre che si tratti di un concio riutilizzato durante la ricostruzione dell’abside dopo il terremoto del 1693. ⤏
Iscrizione ebraica nella chiesa di S. Giovanni |
Cripta |
Ipogeo |
Bagno |
Costruita dal vescovo Paolo Faraone (1619-1629), la cisterna ebbe un ruolo essenziale non solo per il rifornimento idrico del Palazzo Arcivescovile, ma per l’intera Ortigia.
Un primo nucleo di gallerie è legato alla presenza di una precedente cava ubicata in Piazza Duomo e ricordata nel XVIII secolo poiché, da essa era stata tratta la pietra per la costruzione della facciata della Cattedrale.
Gli eventi bellici legati alla Seconda Guerra mondiale riportarono l’attenzione sui vani sotterranei individuati nel secolo precedente. In vista dell’entrata in guerra dell’Italia, vennero predisposti dal Comitato Cittadino dell’U.M.P.A. (Unione militare protezione antiaerea) i punti di raccolta per la popolazione civile in caso di attacco.
Per apprestare il rifugio antiaereo di Piazza Duomo furono chiamate squadre di “pirriatori” con il compito ampliare l’antica cava, scavare una stanza dove custodire in casse di zinco il simulacro di Santa Lucia, nascosto sin dal dicembre del 1942 con il tesoro.
Stazione treni
Un paio di volte all'anno un treno speciale chiamato "Il treno del Barocco" gira in tour le città di Siracusa, Ragusa, Noto, Scicli e Modica, siti insigniti del riconoscimento "World Heritage" dall'Unesco.
Per avere informazioni certe a riguardo è necessario recarsi in stazione in orari d'ufficio.
Ortigia, munita sin dal periodo greco, subirà la trasformazione in cittadella militare sotto il dominio spagnolo e, al 1575, appartiene la rettifica della cortina difensiva preesistente.
La Porta Marina, in bello stile aragonese-catalano, è del Quattrocento, come documentano la tecnica muraria in conci ben squadrati - su alcuni dei quali si vedono delle belle incisioni di imbarcazioni - e l’antico stemma di città col castello posto alla base dell’edicola. Questo elemento è un gioiello della scultura aragonese con modanatura a cornice con motivi fitoformi e geometrici che ripropongono la stella di Davide inscritta in un cerchio.
I mensoloni della balconata servivano i buttatoi dai quali venivano colati olio bollente e olio fuso su eventuali nemici. Nel XVI secolo venne costruita, perpendicolarmente alla Marina, la “Nuova Porta di Mare” con apertura orientata verso il porto.
Della sua demolizione, avvenuta nel 1880 e della successiva ricucitura della muratura, restano le tracce nel cantonale della porta aragonese. Un’epigrafe nel retro prospetto della Porta Marina reca la data del 1599 che potrebbe far pensare alla sua costruzione sotto Filippo III. Osta a questa cronologia la strutturazione del manufatto.
Il 1599 si può interpretare come l’anno di conclusione dei lavori che diedero un nuovo volto alle fortificazioni ideate in funzione dell’introduzione delle artiglierie. Il passar del tempo e l’incuria avevano determinato il forte stato di degrado della Porta Marina. La porta è stata restaurata nel’ormai lontano 1999 sotto la direzione dell’ Arch. Corrado Papa.
L'Ippocampo
La dea mitologica
Il Cortile Catalano
Mangiare il
pesce a Siracusa
Nella lista dei SI abbiamo:
I MITILI o COZZE: anche se di allevamento le pietanze preparate con le COZZE hanno un gusto intenso e prelibato. La regina e' la pepata di cozze preparata con pepe e vino bianco.
Mangiare il
pesce a Siracusa
Il pesce azzurro
più buono
Le 10 regole per
riconoscere il pesce fresco
2) Il pesce fresco e' sodo , teso , se freschissimo può essere addirittura curvo;
3) La pelle deve essere soda, liscia,brillante non rugosa e non flaccida.
4) Il ventre deve essere aderente e non pendente.
5)L’occhio è bombato verso l'esterno(convesso), la cornea trasparente e la pupilla nera e brillante;
6) Le branchie sono di colore rosso vivace e senza muco. L'odore delle branchie (e della cavità addominale) è di alghe marine;
7) La fetta di tonno non deve essere flaccida (premendo NON deve rimanere l'impronta del dito), l'odore gradevole , di colore rosso intenso in caso di tonno rosso (il tonno rosso decongelato ha un colore rosso spento , il tonno pinna gialla anche se meno pregiato e meno rosso va bene ugualmente).
10) Il gambero fresco ha la testa più scura del corpo. Il gambero importato e' tutto rosso a causa dei solfiti utilizzati per conservarli.
La dedica
Un dio
bieco e virtuoso
Le latomie
La Grotta dei Cordari
Orecchio di Dionisio
Il tiranno Dionisio I
Aneddoti
su
Dionisio
La Spada di Damocle
Spada di Damocle di Richard Westall ,1812
Damone e Fizia
Platone e Dionisio
Le api ed il cavallo
Grazie ad anni di esperienza nel settore, il team di Capo Murro Diving vi
offrirà la possibilità di seguire corsi sub, corsi apnea, di conseguire
brevetti di specializzazione e di immergervi in tutta sicurezza in una delle
aree marine più belle del Mediterraneo.
Anemone Diving Center nasce da una grandissima ed innata passione per il mare e per il mondo della subacquea. Una passione che ci ha uniti in un’avventura piena di stimoli ed emozioni, e che alla fine si è concretizzata nella nascita della nostra associazione. Siamo infatti un’associazione sportiva che propone corsi sub tecnici e ricreativi di vario livello, immersioni guidate nell’Area Marina Protetta del Plemmirio ed escursioni in barca.
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La Sailing Team è una società di charter nautico che organizza tour giornalieri in barca vela e mette al vostro servizio la propria flotta per una vacanza alle isole Eolie o alle Egadi.
Il team di Skydive Sicilia offre sessioni di Skydiving e paracadutismo in tandem o in singolo. Il team inoltre offre una scuola per coloro che intendono avventurarsi da soli in un'esperienza unica.
Letteralmente un tuffo nel passato per un’esperienza senza pari: camminare sulla spiaggia dove i coloni 2500 anni addietro pescavano, correvano, gioivano, combattevano e morivano; immergersi nelle acque antistanti l’antica Heloros , dove sono visibili le rovine delle antiche mura, delle case ellenistiche ,del teatro , e porzione di un Santuario dedicato a Demetra e Kore ;rilassarsi tra i colori cangianti del mare limpido, l'odore del sale e della macchia mediterranea diventerà un ricordo indelebile.
Le fonti letterarie forniscono scarse informazioni sul sito antico collegato a Siracusa dalla Strada Elorina. Nel 493 a.C. Ippocrate tiranno di Gela sconfisse i siracusani sul territorio eloriano, non lontano da Eloro, i Siracusani sconfissero gli Ateniesi nella battaglia dell'Assinaro del 413 a.C.; Eloro si arrese a Roma nel 214 a.C.
🚍BUS Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios. Da Hotel Elios hiking di 1 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta che si trova nord delle rovine(sinistra).La spiaggia a sud prende il nome di Eloro Tellaro.
L'auto si parcheggia all'ingresso della riserva in prossimità dell'hotel Helios a circa 800 mt dalla spiaggia. N.B. Il parco archeologico è momentaneamente chiuso, le rovine sono visibili dall'esterno lungo un sentiero a volte tortuoso che circumnaviga il sito.
I resti della villa furono rinvenuti nel 1971 in una fattoria risalente al XVII secolo posta vicino al fiume Tellaro.
Tra i mosaici delle due sale scene del riscatto del corpo di Ettore; Ulisse, Achille e Diomede, identificati dalle iscrizioni in greco antico, stanno soppesando il corpo dell'eroe.
Il pavimento a mosaico nella seconda sala mostra una scena di caccia con un banchetto all'aperto tra gli alberi. La figura femminile nella scena è la personificazione dell'Africa.
Le scene sul mosaico ritrovate nella seconda sala ricordano i mosaici della Villa Romana del Casale vicino a Piazza Armerina, tuttavia questo mosaico ha più figure stilizzate, proporzioni bidimensionali e incerte che rendono l'effetto molto diverso.
I mosaici erano probabilmente opera di artigiani del Nord Africa.
🚍 Bus:NA.
L'auto si parcheggia a ridosso della villa.
🕐 Estivo 7/7 , 8.30-18.00 (Invernale 8.30-16.30) (11/07/2019).
Accesso Mobilità ridotta SI.
In auto si parcheggia a 300 mt dal viale principale di Marzamemi , la piazza principale dista circa 600 mt. Nei week-end estivi il borgo è abbastanza gettonato a discapito dell'atmosfera tranquilla che normalmente vive nei periodi meno affollati.
🚆 TRENO:0,5h/4€ Da Stazione Siracusa a Stazione Noto (centro 1,1 km ) ☞ Trenitalia
Itinerario Isola delle Correnti
Ad Isola delle Correnti siamo all'estremo sud del continente europeo , ben 60km piu' a sud delle coste nord dell'Africa,l uogo dai colori e dagli odori intensi. La posizione offre lunghe spiagge e mare cristallino.
In auto si parcheggia a circa 100 mt dalla spiaggia.
🚍 Bus:NA
Itinerari Pantalica
Bagnarsi nel fiume , camminare tra gli anfratti e le gole di Pantalica cosi come facevano i primi insediamenti umani 15 secoli addietro e' sicuramente un' esperienza unica.
Come raggiungere in auto:
Da Siracusa e Catania (autostrada A18) prendere l'uscita Sortino.
Da Ragusa SS194 guidare verso Giarratana - Buccheri - Sortino (Accesso principale) o proseguire in direzione Giarratana Palazzolo, Cassaro Ferla (Accesso secondario)
Itinerario di Pantalica 9 km (andata e ritorno) suddiviso in diversi percorsi.
In Auto ingresso principale lato Sortino, parcheggio bordo strada in prossimità dell'ingresso.
In Auto ingresso Filiporto lato Cassaro, parcheggio bordo strada in prossimità dell'ingresso.
BUS SR-SORTINO:☞ Interbus o ☞ Ast poi 6km strada in pendenza per ingresso Pantalica.
BUS SR-CASSARO:☞ Interbus o ☞ Ast poi 3,3km strada in pendenza per raggiungere Ingresso Valle dell'ANAPO , percorso naturalistico che arriva alla necropoli di Pantalica in circa 7 km.
Accesso: libero. Orario di apertura: aprile-settembre 7-19, ottobre 8-17 marzo. Attrezzatura necessaria: scarpe da trekking o da ginnastica + acqua + cappello in estate. Rete mobile: no. Superficie totale: 3.712 ettari. Comuni: Ferla, Cassaro, Buscemi, Palazzolo Acreide.
Punti di interesse: Grotta dei pipistrelli, necropoli nordica, villaggio bizantino Cavetta, Anaktoron, necropoli nord ovest, necropoli del Filiporto, piccolo museo, fiume Anapo, fiume Calcinara, fiume Cavagrande
La Riserva, fondata nel luglio del 1997 , si trova nella zona dell'"altipianio Ibleo", che caratterizza gran parte della Sicilia sud-orientale. Il territorio della riserva costituisce un notevole complesso di grande interesse in termini di geomorfologia, natura, paesaggio , storia, archeologia ed etnoantropologia.
Il sito di Pantalica nella Sicilia sud-orientale è meglio conosciuto per i suoi vasti cimiteri di tombe a camera scavate nella roccia risalenti al 13 ° ed al 7 ° secolo a.C. Si stimano circa 5000 tombe distribuite intorno ai fianchi di un grande promontorio situato alla congiunzione del fiume Anapo con il suo affluente, la Calcinara.
Oltre al suo interesse archeologico è una importante riserva naturale (Riserva Naturale Orientata Pantalica) con una varietà di flora e fauna locali e grotte naturali (in particolare la Grotta dei Pipistrelli).
Vari percorsi facilitano l'accesso dei visitatori, tra cui una linea ferroviaria dismessa (smantellata nel 1956) lungo il fondovalle dell'Anapo. Si può accedere al promontorio direttamente con una macchina da Ferla, o percorrendo la vecchia mulattiera dal parcheggio sulla strada da Sortino e attraversando il torrente Calcinara.
Nel 13 ° secolo a.C. alcuni insediamenti costieri furono abbandonati probabilmente a causa dell'arrivo dei Siculi nell'isola e l'inizio di condizioni più instabili, Pantalica offriva una difesa naturale.
Pantalica evidentemente fiorì per circa 600 anni, dal 1250 al 650 a.C. circa. L'attuale nome del sito risale probabilmente al primo medioevo o al periodo arabo. L'antico nome del sito incerto è associato da alcuni archeologi al re siculo Hyblon, menzionato da Tucidide in connessione con la fondazione della colonia greca di Megara Hyblaea nel 728 a.C.
Per molti secoli prima della colonizzazione greca Pantalica fu indubbiamente uno dei principali siti della Sicilia orientale dominando il territorio circostante compresi gli insediamenti sussidiari. Verso il 650 aC, tuttavia, sembra essere stata una vittima dell'espansione della città di Siracusa, che in quel periodo costituì un avamposto ad Akrai (Palazzolo Acreide).
Tuttavia, era ancora occupata durante l'antichità classica, dal momento che reperti del IV-III secolo a.C. (periodo ellenistico) sono attestati, così come durante i periodi tardo antichi o bizantini. Dopo il 12 ° secolo era probabilmente in gran parte deserta e oscurata da Sortino.
I resti visibili oggi consistono principalmente di numerose camere funerarie preistoriche scavate nella roccia calcarea, a volte dotate di un portico o di un breve corridoio d'ingresso di fronte alla camera funeraria, originariamente sigillata con pietre o una lastra. Ci sono anche alcune grandi case scavate nella roccia con date incerte (spesso dette bizantine, ma forse di origini precedenti).
Il cosiddetto Anaktoron o palazzo principesco, situato vicino alla cima della collina, è anche controverso. Il pensiero di alcuni archeologi originariamente era di un edificio della tarda età del bronzo ispirato agli edifici micenei, fu più certamente occupato nel periodo bizantino.
I resti di un grande fossato difensivo tagliato nel calcare sono chiaramente visibili a Filiporto (sul lato occidentale del promontorio, più vicino a Ferla);
probabilmente risalente al 4 ° secolo a.C . rappresenta un'opera difensiva di progettazione militare greca, probabilmente in linea con la politica di Dionisio di Siracusa, progettata per proteggere i siti alleati nell'entroterra.
Ci sono anche tre piccole cappelle medievali scavate nella roccia popolarmente chiamate la Grotta del Crocifisso (vicino al cimitero Nord), la Grotta di San Nicolicchio (sul lato sud) e la Grotta di San Micidario (a Filiporto), che conservano deboli tracce di affreschi che attestano la presenza di piccole comunità monastiche.
Il sito fu principalmente scavato tra il 1895 e il 1910 dall'illustre archeologo italiano Paolo Orsi sebbene la maggior parte delle tombe fosse stata già svuotata molto prima del suo arrivo. I reperti rinvenuti da Orsi sono esposti nel Museo archeologico di Siracusa, includono i caratteristici vasi di terracotta brunita e oggetti metallici tra cui armi (piccoli coltelli e pugnali) e oggetti di abbigliamento come fibule di bronzo (spille) e anelli, collocati con il defunto nelle tombe. La maggior parte delle tombe conteneva tra 1 e 7 individui di tutte le età e di entrambi i sessi. Molte tombe sono state evidentemente riaperte periodicamente per ammettere altre sepolture.
La durata media della vita umana in quel periodo era probabilmente intorno ai 30 anni. La dimensione della popolazione preistorica è difficilmente stimabile, potrebbe facilmente essere stata di 1000 o più persone.
Pantalica ha cinque cimiteri distribuiti su una vasta area:
La necropoli di Filiporto composta da quasi 1000 tombe situate sul lato sud-occidentale del promontorio (accessibile dalla strada da Ferla). Nella stessa area si trovano i resti del fosso roccioso difensivo di epoca successiva (probabilmente IV secolo a.C.) che attraversa il promontorio nel punto più stretto.
La necropoli nord occidentale è una delle più antiche (XII - XI secolo a.C.) ed è attraversata dalla strada asfaltata proveniente da Ferla.
La necropoli di Cavetta ha tombe e case scavate nella roccia visibili dalla strada e dalle piattaforme di osservazione designate.
La necropoli nord è uno spettacolare cimitero di circa 1000 tombe che ricoprono i pendii molto ripidi che dominano il fiume Calcinara, meglio visti dalla pista proveniente da Sortino e dalle piattaforme di osservazione vicino al sentiero. Resti di grandi dimore scavate nella roccia si trovano sui pendii più dolci verso est.
La necropoli meridionale si estende lungo il fiume Anapo per oltre 1 chilometro ed è facilmente visibile dalla carreggiata sul fondo della valle (un sentiero vi porta giù dall'Anaktoron). La vecchia stazione ferroviaria, restaurata, ha informazioni sulla fauna e la flora locali.
Il cosiddetto Anaktoron (un palazzo principesco miceneo) in cima alla collina è un edificio a più stanze con varie sale rettangolari scavate nel XIX secolo da Paolo Orsi. Le sue origini sono oscure (vedi sopra) ma furono certamente utilizzate nel periodo bizantino come attestano le tegole e le ceramiche ritrovate.
DOP: Denominazione di Origine Protetta
IGP: Indicazione Geografica Protetta
PAT: Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano
IL LIMONE FEMMINELLO DI SIRACUSA IGP
IL POMODORO DI PACHINO IGP
IL MELONE DI PACHINO PAT
LA PATATA NOVELLA DI SIRACUSA PAT
LA FRAGOLA DI CASSIBILE PAT
ANGURIA DI SIRACUSA PAT
MARMELLATA DI ARANCE AMARE,DI MELE COTOGNE, DI PERE IBLEE SPINELLI PAT
MIELE IBLEO (TIMO,AGRUMI,CARDO,CARRUBBO, MILLEFIORI di Sortino) PAT
OLIO DEI MONTI IBLEI DOP
GELATINA & SALSICCIA DI MAIALE IBLEA PAT
PANE DI LENTINI PAT
GAMBERO ROSSO & GAMBERO VIOLA DI SIRACUSA DOP (Riconoscimento in corso)
BOTTARGA DI TONNO & PESCE AFFUMICATO
ARANCIA ROSSA DI SICILIA IGP PECORINO SICILIANO DOP RICOTTA,PROVOLA & CAPRINO SICILIANO PAT
Nella lista dei NO abbiamo: ORATE , SPIGOLE , BRANZINI d' allevamento ,GAMBERI, CALAMARI , PESCE SPADA TONNO congelato.
Nella lista dei SI abbiamo:
I MITILI o COZZE: anche se di allevamento le pietanze preparate con le COZZE hanno un gusto intenso e prelibato.La regina e' la pepata di cozze preparata con pepe e vino bianco. LE COZZE VANNO SEMPRE COTTE essendo filtri potrebbero contenere batteri nocivi.Le cozze già aperte prima della cotture e quelle rimaste chiuse dopo cottura sono COZZE MORTE e non vanno mangiate.
I CROSTACEI LOCALI , tra cui GAMBERO, GAMBERONE ROSSO & VIOLA, SCAMPI, ASTICI, CANOCCHIE sono una vera delizia , il prezzo puo' essere elevato in base al periodo ma ne vale veramente la pena;
I RICCI DI MARE: raccolti da pescatori locali , per i quali la loro vendita è divenuta forma di sostentamento, sono una vera prelibatezza ed hanno tuttavia un costo moderato. (un antipasto ai ricci 10-15€).A Maggio e Giugno e' vietato pescare e consumare i ricci, pena multe salate.Si possono acquistare direttamente dai venditori ambulanti al costo di (10-15 euro a bicchiere) e consumarli a casa semplicemente sopra una bruschetta.
1)Al ristorante chiedete di vedere il pesce disponibile.
2)Il pesce fresco e' sodo , teso , se freschissimo può essere addirittura curvo;
3)La pelle deve essere soda, liscia,brillante non rugosa e non flaccida.
4)Il ventre deve essere aderente e non pendente.
5)L’occhio è bombato verso l'esterno(convesso), la cornea trasparente e la pupilla nera e brillante;
6)Le branchie sono di colore rosso vivace e senza muco. L'odore delle branchie (e della cavità addominale) è di alghe marine;
7)La fetta di tonno non deve essere flaccida (premendo NON deve rimanere l'impronta del dito), l'odore gradevole , di colore rosso intenso in caso di tonno rosso (il tonno rosso decongelato ha un colore rosso spento , il tonno pinna gialla anche se meno pregiato e meno rosso va bene ugualmente).
8) La fetta di pesce spada non deve essere flaccida (Vale la prova dell'impronta), deve avere un colore tra bianco e rosa lucido e non opaco (+ rosa = + pregiato)
9) I calamari importati sono perfetti , pelle compatta , stessa dimensione, no difetti. I calamari locali sono spellati ,di diverse dimensioni e ovviamente più cari.
10) Il gambero fresco ha la testa più scura del corpo. Il gambero importato e' tutto rosso a causa dei solfiti utilizzati per conservarli.
IL PESCE CRUDO DEVE ESSERE ABBATTUTO PRIMA DI ESSERE CONSUMATO.
SPAGHETTI AI RICCI
PASTA AL NERO DI SEPPIA
PASTA ALLO SCOGLIO cozze, vongole, gamberetti, calamari
SPAGHETTI ALLA SIRACUSANA acciughe aglio olio pangrattato
PASTA AI BROCCOLI 'ARRIMINATI pasta mantecata con broccoli e 3 formaggi
PASTA AL SUGO ALLA SIRACUSANA peperoni dolci, melanzane, pomodori, acciughe, olive nere, capperi,basilico,pecorino
CAVATEDDI FRESCHI AL SUGO Pomodoro,melenzana,ricotta salata
RAVIOLI DI RICOTTA CON SUGO DI CARNE DI MAIALE IBLEO
I SECONDI PIATTI PIU' BUONI
ZUPPA DI PESCE ALLA SIRACUSANA preparata con pesci da zuppa tra cui lo scorfano.
ZUPPA O PEPATA DI COZZE bollite con pomodoro o pepe prezzemolo vino e aglio.
FRITTURA DI PARANZA merluzzo piccolo,triglie,calamari,gamberi
PUPPETTI RI MUCCU il pesceneonato (Muccu) si amalgama con l'uovo, pangrattato, prezzemolo,formaggio siciliano e si frigge.
TONNINA ALLA SIRACUSANA tonno fritto arricchito con peperoni fritti con aceto o cipolle.
POLIPO BOLLITO servito con olio prezzemolo limone
CRASTUNA (LUMACHE) stufate con pomodoro, cipolla, aceto e peperoni oppure cotte con il vino e noce moscata.
LA BOBBIA (CAPONATA) patate, peperoni, cipolla, pomodoro, olive nere e capperi.
INSALATA DI ARANCE arance rosse,sale,olio,prezzemolo,finocchio e cipolla.
IL PIZZOLO DI SORTINO , pizza a doppio strato , invenzione del comune ibleo.
Tra le cose buone della Sicilia la sua pasticceria è sicuramente occupa le prime posizioni , grande varietà di scelta tra cannoli torte gelati , tutto buonissimo una classifica sarebbe soggettiva ci limitiamo ad elencare i dolci che sicuramente meritano di essere provati: CANNOLI DI RICOTTA O CIOCCOLATO, BIGNE' RICOTTA CIOCCOLATO O CREMA, PASTE DI MANDORLE, TORTA CASSATA SICILIANA, TORTA DI PISTACCHIO E CIOCCOLATO, GRANITA DI PISTACCHIO , GELSI, MANDORLE , LIMONE, CAFFE', CIOCCOLATO.
Il Faro |
Airone cenerino (Foto: Ómar-Runólfsson) | |
Tuffetto | |
Svasso (Foto: Marek-Szczepanek) | |
Pettegola (Foto: Andreas-Trepte) |
Moretta tabaccata (Foto: Erbanor) | |
Garzetta (Foto: Andreas-Trepte) | |
Fenicotteri rosa (Foto: Estormiz) | |
Avocetta (Foto: Erbanor) | |
Azavola (Foto: Steve-Garvie) |
Statua rinvenuta presso il fiume , probabilmente Ninfa Ciane; Museo P.Orsi | |
Demetra, (Cerere per i romani) ) dea del grano e dell'agricoltura, madre di Persefone; Museo P.Orsi | |
Persefone,(Proserpina per i romani), chiamata anche Kore, fanciulla, regina dell'oltretomba; Museo P.Orsi | |
Ade (Plutone per i romani) Dio degli Inferi; Museo di Aidone | |
Anapo, divinità fluviale, innamorato della ninfa Ciane. | |
Ermes (Mercurio per i romani) il messaggero degli dèi che riporta persefone alla madre; Museo dell'Antica Agorà ad Atene.. |
Eracle, le "Panegiris" e le "Tesmoforie"
Solarium in Ortigia affacciato sul golfo naturale con servizi , zona movimentata, ambiente giovanile con musica. Adiacente vi e' una piccola spiaggia libera.
🕐 9-18
☞ Aggiornamento Orari
Info & Booking +39 345 478 9578
4,0 48 recensioni Google
Spiaggia libera in Ortigia affacciata sul mare aperto , composta dapiccole pietre su cui e' possibile sdraiarsi con opportuno telo spugna.Da mezzogiorno è disponibile l'ombra ,normalmente l'acqua e'molto limpida, fornita di docce di acqua dolce.
🕐 7/7 h24
Una bella piscina naturale e gratuita dove rilassarsi e rinfrescarsi , il mare è aperto quindi normalmente pulito , fornita di docce di acqua dolce. Normalmente ogni estate viene installato un solarium comunale gratuito.
🕐 7/7 h24
Solarium in città (non Ortigia) bella la posizione ed anche il mare.
🕐 9-18 ☞ Aggiornamento Orari
Info & Booking +39 320 40 18 492
La spiaggia di Marina di Priolo è una porzione di costa di eccezionale bellezza naturale : acque trasparenti , una lunga spiaggia dorata , le saline dimora di aironi fenicotteri e garzette , la penisola di Manghisi zona archeologica con tombe preistoriche.
I lidi sono attrezzati con campi da basket , aree per cani , aree gioco per bambini. Le strutture sono adeguate per chi abbia mobilità ridotta. L'unico neo è che vicino vi è la zona industriale , l ' area è congestionata nei week-end estivi.
Lido Miramare
🕐 9-18 Info & Booking +39 342 678 7786
🚍 Bus: NA
Spiaggia sia libera che con lido attrezzato. L'accesso avviene tramite una scalinata.
Stabilimento Grand Hotel Ortigia.🕐 9-18
🚍Bus N°23. Bus Stop: Punta del Pero ( 100mt.)
Spiaggia di sabbia libera senza servizi , una piscina naturale.L'accesso avviene tramite una scalinata.La spiaggia e' condivisa con l'Hotel Minareto.Buona per i bambini , da mezzogiorno ombra parziale
🚍 Bus N°23. Bus Stop: Punta del Pero ( 1.2 Km)
La zona detta localmente "Pillirina" e' un' oasi naturale che presenta piccole spiagge, calette rocciose e fondali ricchi di flora e fauna marina.
🚍 Bus N°23.Bus stop Via Isola ( 500 mt chiedere all'autista di fermarsi in prossimità della spiaggia)
Il litorale del Plemmirio, dichiarato riserva naturale protetta, presenta affascinanti coste rocciose, mare cristallino e splendidi fondali marini. La costa è perfetta per chi ama lo snorkeling e le acque profonde.
🕐 9-20 ☞ Aggiornamento Orari
Info & Booking +39 328 159 0707
100 Metri più giù il Varco 28 Geronimo offre una bella caletta con acqua subito profonda, scogli per fare i tuffi ed una grotta nascosta visibile nuotando circa 50 mt sulla destra. Non è adatto per bambini.E' il varco più vicino alla zona A della riserva.
🚍 Bus N°23. Bus stop :Plemmirio Cala Zaffiro (Chiedere all'autista di fermarsi 300 mt in salita)
In via dei diamanti i due accessi Varco 25 & 26 offrono un litorale roccioso su cui sdraiarsi a patto di avere un telo in spugna o una stuoia : graziosa la piscina naturale del Varco 25 adatta per chi ha bambini, 100 mt piu'giù il Varco 26 offre un fondale di colore blu intenso contrapposto al bianco delle rocce che si inabissano, da qui deriva il nome Costa Bianca. In alcune ore del giorno i raggi solari creano giochi di luce sotto la superficie del mare creando uno scenario senza eguali. NON DIMENTICATE LA MASCHERA.
🚍 Bus N°23. Bus stop : Plemmirio Via dei Diamanti (Chiedere all'autista di fermarsi) 300 mt .
Lido dinamico molto giovanile è anche ristorante.
🕐 9-19 ☞ Aggiornamento Orari
Info & booking 331 956 6696
🚍 Bus N°23. Bus stop: Plemmirio Varco 23 (Chiedere all'autista di fermarsi) 50 mt.
La prima tappa è la Costa del Sole dove troviamo le 2 spiagge libere Samoha e Piattaforme che sono sabbiose/rocciose ad anni alterni in base alle mareggiate invernali che arrivano da Scirocco, .
Più avanti troviamo le 3 spiagge dell'Arenella :
Lido Arenella
🕐 Lettini sulla sabbia 9-18
Info & Booking +39 0931 715025
Arenella spiaggia libera
Lido Le Nereidi 🕐 Lettini sul solarium in legno 9-18 Info & Booking +39 330 948 906
Da Arenella proseguendo verso le dune si raggiungono alcune calette rocciose nascoste, distribuite su 1 km dove poter fare il bagno ,basterà costeggiare il mare per scoprirle.
Le spiagge sono collegate da un sentiero a ridosso del mare
🚍Bus N°23. Bus stop Costa del Sole 200 e 300 mt.
Bus stop successivo , Piazzale Arenella , spiagge a 100 mt.
Fontane Bianche tra scogliere e splendide spiagge di sabbia bianca, bagnate dal mare blu cobalto. La zona è fornita di tutti i tipi di servizi: ristoranti, bar, farmacia, noleggio pedalò, canoe, discoteche, hotel, lidi privati. A luglio ed Agosto la costa è abbastanza affollata e di conseguenza l'acqua risulta meno limpida .
Lido Fontane bianche.it 🕐 9-19 Info & Booking +39 0931 790900
Lido Sayonara 🕐 9-19 Info & Booking 0931 790345
🚍 Bus N°21 & N°22 Bus stop: Fontane Bianche ( 300 mt). Treno locale fermata Fontane Bianche ( 800 mt.)
Spiaggia naturale senza servizi , habitat selvaggio a ridosso del fiume Cassibile totalmente a contatto con la natura. Parcheggio €10/giorno x Macchina vicino alla spiaggia con alberi da ombra. L'INGRESSO E'LATO TERRA (sulla destra andando da SR verso Avola), si fa inversione a U e si passa sotto la strada principale. Per chi volesse camminare circa 500 mt. si può parcheggiare gratuitamente, mantenendosi sulla strada principale prendere la traversa dopo l'ingresso sul lato terra che si trova 50 mt più avanti.
🚍 Bus:NA
Spiaggia dorata ed acqua limpida, si puo' parcheggiare in prossimità della spiaggia, servita da lido con bar ristorante e servizi igienici.
Cocobeach 🕐 9-19 Info & Booking 349 8710199
🚍 Bus: NA
E' necessario prima raggiungere Noto tramite Bus/Treno e poi prendere la navetta per Lido di Noto - Assicurarsi che sia attiva Info point Noto 339 481 6218.
Il terminal Bus è lo stesso (Sr-Noto_spiagge), se invece si arriva in treno bisogna camminare 700 mt. in salita per raggiungere il terminal bus in Largo Pantheon.
BUS SR-Avola-Noto(€3,60 1h) BUS AST 🕐 da LU a SA
07:00,08:00 biglietto sul bus; Treno(€3,80 0.5h) da LU a SA 05.36,10.27 biglietto alla stazione.
BUS Noto-Avola-SR(€3,60 1h) BUS AST 🕐 16:20,19:25,21:15 da LU a SA (anche via treno). La DOMENICA solo INTERBUS(€3,60 1h) SR-Noto:09.30; Noto-SR:17.50.
BUS Noto-Lido di Noto. Partenza da Noto Largo Pantheon↱ per Calabernardo(Piazza Stella Maris), Lido di Noto (Piazza Sallicano),Eloro (Hotel Eloro). 🕐 ANDATA 08.15, 10.15, 12.15, 15.15, 19.15, 24.00 RITORNO 09.15, 11.15, 13.15, 17.15, 21.15 € 2,50/tratta, biglietti sul bus.
Lunga spiaggia in prossimità di una zona residenziale estiva, si puo' parcheggiare vicino la spiaggia, servita da lidi , hotels , ristoranti.
Sunset 🕐 9-19 Info & Booking +39 342 026 5261
🚍 Bus Noto - Lido di Noto. Bus stop Piazza Sallicano Lido di Noto.
La prima delle 4 splendide spiagge naturali della riserva di Vendicari , questa spiaggia era luogo di feste e giochi di virilità degli antichi abitanti. Il mare è blu limpido e cristallino, non ci sono strutture attrezzate, le spiagge sono collegate da sentieri. Questo posto delizioso è l'ideale per gli amanti della natura in cerca di pace e tranquillità a ridosso del mare, gettonato nei week ends di Luglio ed Agosto.
In auto si parcheggia a circa 500 mt , all'ingresso della riserva.
🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking 1 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta.
A sud del parco archeologico(Heloros) Eloro è la seconda delle 4 splendide spiagge naturali che si trovano a nord di Vendicari, con soffice sabbia dorata è bordata da dune e vegetazione mediterranea . Attraversando il fiume Tellaro, all'estremità sud della spiaggia , oltre il promontorio si arriva alla spiaggia di Marianelli. Non ci sono strutture , soltanto natura.
In auto si parcheggia a 300 mt circa.Ingresso 3.5€.
🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking 1 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta e poi girando attorno alle rovine di Eloro (percorrendo la strada nelll'entroterra) ad 1 km si raggiunge la spiaggia Eloro.
La terza delle 4 splendide spiagge naturali all'insegna della libertà e' Marianelli , splendido anfratto meta di naturisti amanti del nudismo e spiaggia gay-friendly. La sabbia e' sempre color oro ed il mare ha una limpidezza impeccabile. Continuando verso sud sui sentieri sopra le dune si raggiunge la splendida Cala Mosche a circa 1,5 KM .
In auto si parcheggia ad 800 mt circa.
🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios , poi hiking 2.5 km sulla sabbia si raggiunge la spiaggia della Pizzuta poi Eloro (passando dall'entroterra) e quindi Marianelli.
La quarta delle 4 splendide spiagge naturali è la famosa Calamosche , anfratto di estrema bellezza meta di molti dei turisti che visitano questa parte di Sicilia, capolavoro di madre natura.
In auto si parcheggia a circa 1,2 km dalla spiaggia.
🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking di 4 km si raggiunge la spiaggia della Pizzuta(entroterra),Eloro,Marianelli e Calamosche.
🚍 Bus Noto-Lido di Noto. Bus Stop Hotel Helios, poi hiking di 9 km + (9km ritorno) si raggiunge la spiaggia della Pizzuta(entroterra),Eloro,Marianelli, Calamosche vVendicari . 4,6 5.478 recensioni Google
Vendicari con la sua fauna, le sue spiagge sabbiose, i suoi siti archeologici è l'ideale per chi è in cerca di pace e tranquillità vicino al mare. Dall'ingresso principale si hanno 2 opzioni: Sinistra: Spiaggia, Tonnara, Osservatori sui pantani. Calamosche a 5km. Destra: Spiagge , Osservatori sui pantani. La Cittadella a 5 km ☠ NON ATTRAVERSARE LA SPIAGGIA INTERDETTA. Non ci sono strutture di rinfresco all'interno della riserva , soltanto prima di accedervi.
Si parcheggia a circa 200 mt dall'ingresso.
San Lorenzo ha sicuramente una sabbia tra le piu'belle della Sicilia , il colore dell'acqua , quando il mare è calmo, regala intense tonalità di azzurro.La zona e' servita da diversi lidi e ristoranti.
In auto si parcheggia a 100 mt dalla spiaggia.
Lido San Lorenzo 🕐 9-19 Info & Booking +39 0931 841799
Agua resort 🕐 9-19 Info & Booking +39 0931 841684
🚍 Bus: Interbus Sr-Marzamemi 9.30 (1.30h) - Ritorno 17.15. Poi 6 km (Noleggio bici Marzamemi €15-18)
La spiaggia di Isola delle correnti si trova all'estremo sud del continente europeo, ben 60 km piu' a sud delle coste nord Africane, nella zona Portopalo di Capo Passero dove si incontrano il Mar Ionio ed il Mar Mediterraneo. È una lunga e bellissima spiaggia con una sabbia dorata finissima e acqua cristallina. Grazie alla sua esposizione ai venti è un luogo ideale anche per fare windsurf. La posizione offre uno splendido tramonto.
In auto si parcheggia a 200 mt dalla spiaggia.
Scialai.it 🕐 9-22.30 Info & Booking +39 327 714 1511
🚍 Bus: Interbus SR-Portopalo di Capo Passero 9.30,11.30 (1.45h €5,80/tratta) (Ritorno 17.00).
Poi 7 km (Noleggio bici Portopalo € 18)
Situato nella parte occidentale dell'Isola delle Correnti, Carratois è il posto dove andare per trascorrere una bella giornata in spiaggia, offre lidi tranquilli e lidi giovanili con musica e balli (Le Dune) tra aperitivi e tramonti rosso fuoco .
In auto si parcheggia a 100 mt circa dalle spiagge.
Kalè Beach Club 🕐 9-23 Info & Booking +39 391 490 0267
Lido le Dune Beach 🕐 9-23 Info & Booking +39 333 827 0085
Blue White Lido 🕐 9-23 Info & Booking +39 327 656 8086
🚍 Bus: Interbus SR-Portopalo di Capo Passero 9.30,11.30 (1.45h €5,80/tratta) - Ritorno 17.00.
Poi 7 km (Noleggio bici Portopalo € 18)
Cripta |
Ipogeo |
Bagno |
Il pretendente, vedendo la desiderata Lucia privarsi di tutti gli averi ed essendo stato rifiutato da quest’ultima, volle vendicarsi denunciandola come cristiana. Erano infatti in vigore i decreti della persecuzione dei cristiani emanati dall'imperatore Diocleziano.⤏
Privo di ogni fondamento e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV, è l'episodio in cui Lucia si sarebbe strappata - o le avrebbero cavato - gli occhi.
L'emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi, più semplicemente, con la devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista a motivo dell'etimologia del suo nome dal latino Lux, luce.
12. Il Martirio dei Quaranta soldati di Sebastia.
(Presso le catacombe di S. Lucia)
14. Santuario Madonna delle
Lacrime, in evidenza:
Alla sommità è stata collocata una statua di bronzo indorato che raffigura la Madonna all’interno di una raggiera, opera dello scultore Francesco Caldarella. | |
Interessante l’effetto delle finestre verticali interne che si protendono verso il cielo fino all'apice del tetto. | |
L’effige in gesso smaltato della Madonna che pianse, collocata dietro l'altare principale del Santuario. | |
Dal 29 agosto al 1 settembre 1953 la raffigurazione della Madonna, posta sopra la testiera del letto della giovane coppia versò lacrime umane. | |
Durante i giorni della lacrimazione si registrarono alcuni miracoli fra le migliaia di fedeli accorsi in città. | |
Il santuario venne consacrato e inaugurato il 6 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II. |
Il Miracolo di
via degli Orti
La video testimonianza
Approfondimenti: Madonninadellelacrime.it
La cripta di S.Marciano
In età normanna lo spazio centrale attorno all'altare fu modificato da 4 pilastri che hanno incorporato i capitelli con i simboli degli Evangelisti e iscrizioni del Vangelo.
San Giovanni Evangelista | Santa Lucia |
San Giovanni Battista | Affresco dalla cripta di San Marciano le due figure di Lucia e Marciano |
Affreschi che raffigurano i santi Lucia, Marciano, Giovanni Battista, Pietro e Paolo | I resti della pavimentazione in opus sectile |
Uno dei Capitelli con i simboli dei quattro evangelisti di fabbrica normanna |
16. Le Catacombe
Misteriose ed affascinanti, le gallerie di questa catacomba, modellate nella roccia calcarea, formano un labirinto. Le sepolture sono uno scrigno prezioso pieno di reperti, sarcofagi, inscrizioni, architetture e ci raccontano di antichi riti.
Dalla galleria principale chiamata Decumanus Maximus si diramano ad angolo retto dieci gallerie secondarie chiamate Cardines.
Queste conducono ad altrettante rotonde, ovvero a cappelle di forma circolare ricavate da antiche cisterne per la raccolta dell’acqua, poi riutilizzate per la sepoltura di personaggi illustri.
Pianta delle catacombe
Loculo, cavità rettangolare chiusa mediante tegole, lastre di marmo o pietra e recanti un’iscrizione.
Arcosolio, tipo di sepoltura più ricercata costituito da un’arca scavata nel vivo della roccia, chiusa orizzontalmente da una tabula detta mensa e sormontata da una nicchia arcuata.
Forma, sepolcro scavato nel pavimento delle gallerie, per mancanza di spazio o di risorse economiche.
Curiosità: Il refrigerium
Il sarcofago di Adelfia
3. Il presepio più antico del mondo
"A sinistra si riconoscono i Magi che recano i doni al Bambino in fasce, situato in un cesto di vimini sotto ad una tettoia e scaldato dal bue e dall'asino.A destra della tettoia appare uno dei pastori ai quali l'angelo annunciò la nascita del Cristo (Luca, 2, 4-19), mentre la Vergine siede su uno sperone di roccia, avvolta nella palla."(Fonte L'Osservatore Romano).
REGISTRO CENTRALE
6. Guarigione dell'emorroissa (Marco, 5, 25-35; Luca, 8, 43-48);
7. Mosè riceve le tavole della legge (Esodo, 19);
2) La gnoseologia, Disciplina filosofica che studia i limiti della conoscenza, le sue potenzialità, i suoi criteri e le giustificazioni, la natura della verità, l'esistenza del mondo esterno, lo scetticismo in generale, il relativismo.
3) L'etica, studio dei fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale.
4) L'ontologia, Per ontologia si intende, in un'accezione ristretta, lo studio dell'essere come insieme degli enti, limitatamente a ciò che sembra esistere in concreto o risultare anche solo pensabile, dunque secondo quanto sembrerebbe attestato dai sensi o dalla psiche. In un'accezione più estesa, si intende un'indagine sull'essere al di là degli enti attraverso i quali esso ci si manifesta nelle apparenze e nei fenomeni: la ricerca dell'Essere o del loro fondamento ultimo.
Dioniso e le origini del teatro
La giovinezza di Bacco di William Adolphe Bouguereau
Il rito dionisiaco
Eracle, le "Panegiris" e le "Tesmoforie"
Eracle ed i Sacrifici Umani
(Diodoro Siculo V, 3)
Siracusa nell' Odissea di Omero
(Omero, Odissea, libro XV, vv. 402-404)
Statua rinvenuta presso il fiume , probabilmente Ninfa Ciane; Museo P.Orsi | |
Demetra, (Cerere per i romani) ) dea del grano e dell'agricoltura, madre di Persefone; Museo P.Orsi | |
Persefone,(Proserpina per i romani), chiamata anche Kore, fanciulla, regina dell'oltretomba; Museo P.Orsi | |
Ade (Plutone per i romani) Dio degli Inferi; Museo di Aidone | |
Anapo, divinità fluviale, innamorato della ninfa Ciane. | |
Ermes (Mercurio per i romani) il messaggero degli dèi che riporta persefone alla madre; Museo dell'Antica Agorà ad Atene.. |
Open Tour bus stop: Teatro Greco.
Storia del Teatro
Théatre de Syracuse, sec. XVIII
La cariatide sosteneva, in modo decorativo, il peso del logheion, il palcoscenico rialzato del Teatro greco di Siracusa.(Museo P.Orsi) |
Grotta del Ninfeo
La strada dei Sepolcri
Dionisio e le origini del teatro
The Youth Of Bacchus, By William-adolphe Bouguereau.
Fresco from the House of Masks - Solunto Sicily- I Cent. BC.
Maschera di Sileno, figura mitologica e divinità minore dei boschi, di natura selvaggia ed imparentato con i Centauri, chiamato anche Papposileno. | |
Maschera per commedia teatrale in terracotta IV sec. a.C Museo Agora di Atene. | |
Maschera di Dionisio, Museo del Louvre | |
Maschera tragica da Megara, Grecia. |
Maschera da Megara, Sicilia, la città avrebbe accolto il poeta siracusano Epicarmo, precursore dalla grande commedia ateniese. | |
Maschera teatrale rappresentante il primo schiavo nella Commedia Nuova. II secolo a. C., Museo Archeologico Nazionale di Atene | |
Maschera comica Museo delle Terme di Diocleziano Roma | |
Il giovane perfetto [pánchrestos neanìskos] è di colorito rossiccio, sportivo, abbastanza abbronzato, ha una corona di capelli e innalza le sopracciglia. |
DI EURIPIDE |
DI ARISTOFANE |
DI EURIPIDE |
MEDEA di SENECA |
EDIPO RE DI SOFOCLE |
L' ORESTEA DI ESCHILO |
ELETTRA DI SOFOCLE |
Lisistrata convoca le donne di Atene e di altre città, tra cui la spartana Lampitò, per discutere un importante problema: a causa della guerra del Peloponneso, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati a combattere e non hanno più il tempo per stare con le proprie donne. Lisistrata propone a tutte loro di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con i propri uomini.(FOTO & TRAMA INDA)
Dopo una lunga guerra, la città di Troia è sconfitta. Gli uomini troiani sono stati trucidati e le donne assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra viene data ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo. Andromaca subisce una sorte terribile: Astianatte, il figlio avuto da Ettore, viene ucciso dai greci per evitare che un giorno possa vendicare la morte del padre. Ecuba ed Elena si sfidano in una sorta di agone giudiziario, per stabilire le responsabilità dello scoppio della guerra. Intanto il corpicino di Astianatte viene riconsegnato ad Ecuba per il rito funebre. Troia viene data alle fiamme mentre le prigioniere salutano per l’ultima volta la loro città. (TRAMA INDA)
Ripudiata da Giàsone, cui aveva consentito la conquista del vello d’oro grazie alle sue arti magiche e ai suoi crimini, Medea medita un’atroce vendetta ai danni dell’eroe che l’ha abbandonata per contrarre nuove nozze con Creùsa, figlia di Creonte, re di Corinto. Dopo aver eliminato con la magia sia la rivale sia il re, Medea mette in atto l’intento di punire il traditore Giàsone uccidendo i figli avuti da lui. Al padre annichilito dal dolore l’eroina, fuggendo su un carro alato, lascia l’amara consapevolezza che non vi sono dèi negli alti spazi del cielo, ove al loro posto si colloca l’entità infera della madre che toglie la vita alla sua prole. Nel riscrivere questo mito atroce e notissimo Seneca si misurò certamente con la tradizione teatrale latina, per noi perduta, all’interno della quale doveva occupare un posto di rilievo la Medea di Ovidio. Rispetto al celebre modello euripideo le innovazioni sono di notevole rilevanza: sin dall’inizio dell’azione la protagonista è preda di un furor incoercibile che la spinge alla sovversione di ogni ordine, fisico ed etico; l’antagonista Giàsone è spinto dalla pietas per i figli a ripudiare la terribile compagna ed è reso debole dalla consapevolezza delle proprie colpe, la più grave delle quali è l’aver sfidato il mare con la prima nave violando le leggi della natura per acquisire il vello d’oro, simbolo e garanzia del regnum; nel compiere il misfatto estremo Medea si pone in gara con i delitti realizzati da virgo e postula l’esigenza che il suo nemico sia al contempo vittima e spectator, sì da confermare con il proprio strazio l’esito felice della performance.(TRAMA INDA)
Sulla nascita di Edipo pesa il responso di un oracolo, secondo il quale cresciuto, ucciderà il padre e sposerà la madre. Il padre Laio, spaventato dalla profezia, affida il bambino a un servo con l’ordine di dargli morte, ma il servo ne ha pietà e lo abbandona sul monte Citerone dove sarà allevato da un pastore. Edipo per sfuggire all’oracolo abbandona i monti e si avvia verso la città. Sulla strada si scontra con un vecchio signore che gli intima di liberare il passo. L’animata discussione degenera in lite: Edipo uccide lo sconosciuto. Nei pressi di Tebe affronta la sfinge che, torturava i viandanti e ne scioglie l’enigma. In virtù di questo gesto eroico, riceve la mano della regina, nel frattempo divenuta vedova e la fa madre di quattro figli: Eteocle, Polinice, Antigone e Ismene. Scoppia la peste a Tebe: l’oracolo di Delfi annuncia che solo la purificazione dell’uomo che contamina la città, avendo egli ucciso il padre e ingravidata la madre, può liberare dal morbo letale i tebani. Edipo da buon re si lancia alla caccia dell’incestuoso parricida per scoprire che è proprio lui il colpevole. Sconvolto dalla verità si strappa gli occhi. Ceco e maledetto si avvia verso Colono.(TRAMA INDA)
Tragedia suddivisa in tre episodi: Agamennone, Le Coefore, Le Eumenidi.
Agamennone , re di Argo, diretto verso Troia con la quale era entrato in guerra, non incontrò venti favorevoli. Per ottenere i benefici degli dei e di Artemide, a lui particolarmente ostile, decise di sacrificare la sua bellissima figlia Ifigenia. I venti divennero propizi e le vele furono così spianate. Clitennestra, sua moglie, aveva però deciso di vendicare il sacrificio della figlia, convincendo Egisto, cugino del marito e suo amante, ad aiutarla. La prima tragedia narra dunque della morte di Agamennone, sulla via del ritorno da Troia, ucciso a colpi di scure da Clitennestra e dal cugino Egisto.
Le Coefore: La seconda tragedia prende il nome dalle coefore, le portatrici di libagioni per i defunti, che si recano sulla tomba di Agamennone. È il racconto di come Oreste, dieci anni dopo l'omicidio del padre Agamennone, torni ad Argo e, su ordine di Apollo, porti a compimento la propria vendetta dando la morte alla propria madre ed al suo amante.
Le Eumenidi : La terza tragedia della trilogia prende il nome dalle Erinni, dee che impersonano la vendetta, le quali erano chiamate anche Eumenidi (ossia “le benevole”) quando erano in atteggiamento positivo. In questa terza parte dell’Orestea viene narrata la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste, che culmina nella celebrazione di un processo presso il tribunale dell'Areopago. Tale giudizio, che vede le Erinni stesse come accusatrici, Apollo come difensore e Atena a presiedere la giuria, termina con l'assoluzione di Oreste, grazie al voto favorevole di Atena
Oreste, figlio di Agamennone, in compagnia di Pilade e del Pedagogo, torna a Micene dopo una lunga assenza dove su ordine di Apollo, deve vendicare la morte del padre, ucciso dalla moglie Clitemnestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono. Da bambino Oreste, essendo erede al trono, era stato salvato da sicura morte dalla sorella Elettra. Questa infatti l’aveva affidato ad un uomo focese, che lo aveva tenuto lontano dagli intrighi di palazzo. Da quel giorno Elettra, che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini, era vissuta nella speranza che Oreste un giorno tornasse a vendicare il padre. Oreste dunque torna a Micene all’insaputa di tutti, e organizza un tranello: diffonde la falsa notizia della propria morte, che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagità) della madre Clitemnestra. Elettra, al contrario, è disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello). Ottenuta la prova della fedeltà della sorella, Oreste le rivela la propria identità, ed insieme i due organizzano un piano per attuare la propria vendetta. Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietà la madre supplicante, poi incontra Egisto e si vendica della morte del padre. (TRAMA INDA)
Venne costruito per ricordare il miracolo, avvenuto nel 1953 (29 agosto- 1 settembre), della lacrimazione di un’effige di gesso che raffigura la Vergine nella casa di una povera famiglia.
Il Santuario, progettato da due architetti francesi vincitori di un concorso internazionale, Michel Andrault e Pierre Parat, si imposta su una pianta circolare del diametro di m. 80 ed è composto dalla crypta (profonda m. 10), già completata nel 1968, e dalla chiesa sovrastante, completata nel 1994, anno in cui avvenne la consacrazione da parte Papa Giovanni Paolo II.
La cupola composta da 22 costoloni in cemento armato, rappresenta la stilizzazione di una lacrima che cade.
L’interno si caratterizza un’immensa aula con pavimentazione marmorea a stella. Lungo la parte perimetrale si aprono 16 cappelle.⤏
In evidenza:
Alla sommità è stata collocata una statua di bronzo indorato che raffigura la Madonna all’interno di una raggiera, opera dello scultore Francesco Caldarella. | |
Interessante l’effetto delle finestre verticali interne che si protendono verso il cielo fino all'apice del tetto. | |
L’effige in gesso smaltato della Madonna che pianse, collocata dietro l'altare principale del Santuario. | |
Dal 29 agosto al 1 settembre 1953 la raffigurazione della Madonna, posta sopra la testiera del letto della giovane coppia versò lacrime umane. | |
Durante i giorni della lacrimazione si registrarono alcuni miracoli fra le migliaia di fedeli accorsi in città. | |
Il santuario venne consacrato e inaugurato il 6 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II. |
Il Miracolo di
via degli Orti
La video testimonianza
Approfondimenti: Madonninadellelacrime.it
La cripta di S.Marciano
In età normanna lo spazio centrale attorno all'altare fu modificato da 4 pilastri che hanno incorporato i capitelli con i simboli degli Evangelisti e iscrizioni del Vangelo.
San Giovanni Evangelista | Santa Lucia |
San Giovanni Battista | Affresco dalla cripta di San Marciano le due figure di Lucia e Marciano |
Affreschi che raffigurano i santi Lucia, Marciano, Giovanni Battista, Pietro e Paolo | I resti della pavimentazione in opus sectile |
Uno dei Capitelli con i simboli dei quattro evangelisti di fabbrica normanna |
Le Catacombe
Misteriose ed affascinanti, le gallerie di questa catacomba, modellate nella roccia calcarea, formano un labirinto. Le sepolture sono uno scrigno prezioso pieno di reperti, sarcofagi, inscrizioni, architetture e ci raccontano di antichi riti.
Dalla galleria principale chiamata Decumanus Maximus si diramano ad angolo retto dieci gallerie secondarie chiamate Cardines.
Queste conducono ad altrettante rotonde, ovvero a cappelle di forma circolare ricavate da antiche cisterne per la raccolta dell’acqua, poi riutilizzate per la sepoltura di personaggi illustri.
Pianta delle catacombe
Loculo, cavità rettangolare chiusa mediante tegole, lastre di marmo o pietra e recanti un’iscrizione.
Arcosolio, tipo di sepoltura più ricercata costituito da un’arca scavata nel vivo della roccia, chiusa orizzontalmente da una tabula detta mensa e sormontata da una nicchia arcuata.
Forma, sepolcro scavato nel pavimento delle gallerie, per mancanza di spazio o di risorse economiche.
Curiosità: Il refrigerium
Il sarcofago di Adelfia
3. Il presepio più antico del mondo
"A sinistra si riconoscono i Magi che recano i doni al Bambino in fasce, situato in un cesto di vimini sotto ad una tettoia e scaldato dal bue e dall'asino.A destra della tettoia appare uno dei pastori ai quali l'angelo annunciò la nascita del Cristo (Luca, 2, 4-19), mentre la Vergine siede su uno sperone di roccia, avvolta nella palla."(Fonte L'Osservatore Romano).
REGISTRO CENTRALE
6. Guarigione dell'emorroissa (Marco, 5, 25-35; Luca, 8, 43-48);
7. Mosè riceve le tavole della legge (Esodo, 19);
"Di vino, di poesia o di virtù,
a piacer vostro , ma ubriacatevi!" Charles Baudelaire.
2. Strada del Vino Val di Noto
PASSITO DI SIRACUSA DOC Ottenuto da Moscato bianco per almeno l'85% "il passito di Siracusa si ottiene da uve passite sulla pianta o dopo la raccolta.Vino dal colore giallo ocra, profumi di miele, frutta matura siciliana, gusto deciso e morbido con evidenti cenni di albicocca, pesca e fichi. Eccellente e pregiato vino da dessert può essere abbinato ,bevuto molto freddo, a degustazioni di crostacei ed alcuni formaggi.
SIRACUSA BIANCO DOC 65% di Moscato, colore Giallo paglierino, fine ed elegante all'olfatto, delicato al palato.
SIRACUSA/ELORO NERO D'AVOLA DOC Vino deciso ed articolato con spiccati sentori di fiori secchi e spezie in particolare quelli coltivati nelle contrade delimitate dalle denominazioni di origine controllata Eloro e Noto. Colore rosso rubino, odore intenso, asciutto, sapido, giustamente tannico, di corpo al palato.
SIRACUSA SYRAH DOC vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee e dal profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie tra le quali appare evidente il pepe nero; in bocca presenta una buona struttura e persistenza è morbido e abbastanza fresco con una media tannicità.
MOSCATO DI NOTO DOC nelle versioni LIQUOROSO, PASSITO, SPUMANTE di colore che va dal giallo dorato più o meno intenso all'ambrato con un profumo caratteristico e fragrante di frutti bianchi miele e toni vegetali,un sapore dolce leggermente aromatico caratteristico del moscato.Vino da dessert che può essere abbinato a degustazioni di crostacei e formaggi.
ELORO PACHINO DOC RISERVA Nero d’Avola fermo e secco ha un giusto tenore zuccherino e alcolico ed una buona acidità che contribuisce ad esaltarne i profumi e a mantenerli nel tempo ,è quindi indicato per l'invecchiamento.La produzione di questo vino è limitata.
ELORO PIGNATELLO DOC Composto dal 90% da vitigno Perricone , colore rosso rubino, più o meno intenso,delicato e vinoso all'olfatto, secco, piacevole al palato.
ELORO FRAPPATO DOC Vino dal brillante colore rosso rubino scarico, chiaro e trasparente con profumi intensi fruttati e floreali. Al palato risulta di medio corpo con aromi di frutta rossa, piacevolmente fresco, armonioso con tannini morbidi ed equilibrati. Da abbinare a zuppe di pesce, tonno, pesce spada, pesce azzurro, salumi e formaggi tipici del territorio.
Lido molto dinamico e giovanile , campo di beach volley, ristorante,aperitivi al tramonto con musica e serate danzanti .
Mare agitato o impraticabile con vento sostenuto da Sud, Sud est.
E' garantita l'assistenza per l' accesso in acqua.
Descrizione del propietario: Il Lido di Siracusa Varco 23 si affaccia su uno splendido specchio d’acqua incontaminato della riserva marina del Plemmirio. Due comode passerelle sulla scogliera vi permetteranno di immergervi comodamente in acqua. La cura dei particolari, i servizi impeccabili, rendono indimenticabile il soggiorno dei nostri bagnanti. L’esposizione del lido permette di godere fino al tramonto del nostro sole rendendoli unici e suggestivi. Il ristorante, il self service, il beach bar, i campi di beach tennis e volley, le ampie zone d’ombra e di verde del lido di Siracusa, fanno si che una giornata al mare diventi ricca di sapore d’estate.
🕐 9-19 ☞ Aggiornamento Orari
Info & booking 331 956 6696
🚍 Bus N°23. Bus stop: Plemmirio Varco 23 (Chiedere all'autista di fermarsi) 50 mt.
La lucertola siciliana è lunga circa 25 cm, ha il dorso verde verde-oliva o verde-brunastro, in base alla stagione. | |
Il Gheppio è un rapace del genere Falco,si nutre di passeri ed il suo richiamo è un forte «ki-ki-ki». | |
Il Biacco,"Scussuni" in Siciliano, è un serpente non velenoso lungo 120–130cm, raramente 2 mt | |
La Volpe rossavive in coppia, si ciba prevalentemente di roditori, uccelli , rettili e raramente di frutta e vegetali | |
La Donnola è di taglia piccola con il corpo allungato, cilindrico e gambe corte; è carnivoro e predilige lepri, conigli, topi ed uccellini di piccola taglia. | |
Il Riccio ,buffo e simpatico,si difende con i 6000 aculei di colore cangiante in base alla stagione. E'insettivoro, un gran dormiglione ed in inverno cade in letargo. | |
Il coniglio selvatico mangia erba, foglie secche, radici e cortecce. |
Intervista a Pirandello |
Per chi arriva in macchina, Ortigia e' zona a traffico limitato "ZTL".
Per chi arriva in bus/treno si può utilizzare la linea urbana SAIS per raggiungere la PARTE NORD DELLA CITTA' E PER LE ZONE DI MARE FUORI CITTA'.
PER ANDARE IN ORTIGIA O ZONA SUD DELLA CITTA' utilizzare i bus SAIS oppure il bus Open Tour al costo di 5€/giorno. La fermata bus piu' vicina alla Stazione di arrivo Treni/Bus extraurbani e'
Piazza Marconi ↱, distante 250 mt.
Alla stazione di arrivo BUS/TRENI ci sono comunque sempre taxi disponibili.
1,20€/1 corsa -10,00€/settimanale - 30€/mensile
1)Chiedete e vi verrà detto:i siciliani è risaputo sono molto ospitali con gli stranieri , approfittatene quindi e chiedete, le persone saranno felici di consigliarvi al meglio! 2)I bus hanno corsie preferenziali limitate quindi nelle ore di punta saranno probabilmente in ritardo! 3)Aspettare il Bus: spesso le fermate di attesa non sono all'ombra e quindi aspettare può essere più faticoso che andare a piedi, valutare il da farsi. 4)Muoversi a Siracusa città: per il trasporto Urbano e' disponibile il Bus Open Tour che copre i percorsi turistici della città, in aggiunta esiste un bus urbano della compagnia SAIS che raggiunge la parte alta della città non propriamente turistica ed il castello Eurialo(verificare che sia aperto) ; di anno in anno ci sono nuove iniziative di bus navetta principalmente da e per Ortigia, informarsi all'arrivo in città per essere sicuri di trovare i bus attivi. 5)Bus Siracusa spiagge (raggio di 20km da Siracusa) Le principali spiagge possono essere raggiunte tramite la linea SAIS Urbana n°23,quelle più a sud tramite SAIS extraurbano/Treno fino a Noto e poi navetta Noto-Vendicari-Lido di Noto. 6)Bus per i paesi della provincia e Sicilia tutta Le compagnie AST & INTERBUS sono le princiapali linee della zona che permettono di muoversi tra città e città.Nei mesi estivi è attiva una una line Open Tour che collega Siracusa Avola e Noto. 7)Noleggiare una bici: tenere presente che non esistono piste ciclabili fuori città e che Luglio/Agosto le temperature sono sopra i 30°. 8)Guidare in Sicilia: non è difficile, basta essere pratici,non arrabbiarsi con gli eventuali indisciplinati e per le strade un pò rotte, la maggior parte delle persone è attenta alla guida , il problema comune purtroppo è l'uso dei telefoni alla guida. 9)Usare il treno: Sicuramente un'esperienza romantica,OK per spostamenti a corto-medio raggio,impegnativa per spostamenti più lunghi viste le molteplici fermate dei treni regionali.
Altri servizi bus tour fuori città potrebbero essere disponibili in alta stagione, di seguito alcuni servizi, da verificarne l'attivazione anno per anno
BUS Noto-Marina di Noto. Partenza da Noto Largo Pantheon↱ per Calabernardo(Piazza Stella Maris), Lido di Noto (Piazza Sallicano),Eloro (Hotel Eloro).€ 2,50/tratta circa, biglietti sul bus. Info point Noto 339 481 6218.
BUS Noto-Palazzolo ☞ Nello Viaggi Partenza da Noto Largo Pantheon↱ Ritorno da Palazzolo (Via Dante). €5/tratta circa. E' preferibile prenotare.
Transfer Avola-Cava Grande "TexTransfer"€60 A/R Bus 9 posti , possibilità di condivisione con altri prenotanti,Info & Booking
Bus Marzamemi ☞ Interbus da Giugno a Settembre effettua fermata a Marzamemi da Siracusa & Catania aeroporto. ☞ Ast effettua tratte da Avola Pachino Noto Portopalo di Capo passero per Marzamemi.
Da/per Aeroporto di Catania BUS: ☞ Orari Ast ☞ Orari Interbus. Corse ogni ora, causa traffico il bus può ritardare anche di 30 minuti, passerà comunque; costo circa 6€
1° corsa da Siracusa 6:00 (1.15h). Ultima corsa da Siracusa 22:00 (1.15h) .
1° corsa da Aeroporto a Siracusa 07:40 (1.15h).
Ultima corsa da Aeroporto a Siracusa 00:10 del giorno dopo (1.15h)
Da/per Aeroporto di Catania TRENO: ☞ Orari Trenitalia.
La fermata del treno e´ a 600mt dal terminal aerei, navetta ogni 10 min, costo biglietto circa 8€
1° corsa da Siracusa 5:06 (1h). Ultima corsa da Siracusa 19:25(1.15h) .
1° corsa da Aeroporto 06:10 (1h).
Ultima corsa da Aeroporto 21:08 (1.15h)
Da /Per Aeroporto di Comiso fino a Catania Aeroporto con ☞ Giamporcaro o ☞ Interbus poi bisogna cambiare e prendere Ast o Interbus (vedi sopra)
Da/per Aeroporto di Palermo Prendere lo shuttle per stazione centrale Bus☞ Prestia&Comandè (partenze ogni 30 min. €6) poi ☞ Interbus/Buscenter per Siracusa partenze 7/7 ore 08:00 , 14:00 (18:00 solo la domenica) durata 3.2h, €13.
Da /Per Aeroporto di Trapani BUS : Autolinee Salemi per stazione centrale bus Palermo (2h/€11). Poi come sopra.
Un paio di volte all'anno un treno speciale chiamato "Il treno del Barocco" gira in tour le città di Siracusa, Ragusa, Noto, Scicli e Modica siti insigniti del riconoscimento "World Heritage" dall'Unesco.
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TAXI UFFICIALE It_Eng
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TARIFFE (Minimo €5):
. 1° scatto €3
+ €1.30/Km (€0.40/Min.)
+ €1.50 x festivi
+ €2 x Notturno
+ €2 Diritto di Chiamata
+ €2 Ritorno da fuori città
Museo d'arte di palazzo Bellomo 4,4 238 Google reviews
Museo archeologico P. Orsi 4,4 893 Google Reviews
Museo dei Pupi Siciliani ☆4,3/5 I pupari mettono in scena storie cavalleresche tratte dai poemi rinascimentali italiani su Rinaldo & company. 🕐 Spettacoli tutti i pomeriggi esclusa la domenica. €9 Adulti /€5 Bambini. ☞ Teatro dei Pupi ".
Museo del Papiro ☆4,3/5 🕐 Martedi - Sabato: 10-19 Domenica: 10-14 Lunedì: Chiuso. €5 Adulti / €2 minori di 17 / €0 minori di 5. ☞ Museo del papiro".
Museo del Mare ☆4,2/5 🕐 Lunedi & Venerdì: 17-20 Il resto chiuso. €2 ☞ Museo del mare".
Ipogeo di Piazza Duomo ☆4,3/5 🕐 Lunedì - Venerdì:10-20 Domenica: 10-13. €5 Adulti / €0 minori di 11. ☞ Ipogeo".
Artemision ☆4/5 🕐 Luned'-Sabato: 10-13 Il resto :Chiuso. €3 Adulti /€2 minori di 12. ☞ Artemision".
Museo Leonardo da Vinci & Archimede ☆4,1/5 🕐 7/7 10.30-19. €6.50 Adulti / €4.50 ridotto. ☞ Museo Leonardo & Archimede".
Tecnoparco di Archimede ☆4,2/5 🕐 7/7 9.30-18.30. €6 Adulti / €4 ridotto. ☞ Tecnoparco".
Perchè visitarlo:
Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata è un simbolo che oggi, riportato
agli antichi splendori, dà la dimensione della ricchezza artistica e
dell’opulenza del centro netino, in un periodo ormai passato.
10:00 - 19:00 7/7
Aggiornamento orari
€ 4, ridotto € 2
Residenza nobiliare urbana della famiglia Nicolaci, in pieno stile barocco, questo edificio progettato da Rosario Gagliardi conta ben 90 ambienti.
Il Palazzo, quale appare oggi ai nostri occhi, fu voluto e iniziato da Giacomo Nicolaci, uomo di grande intelletto e cultura, amante dell'arte e del "bello".
I balconi pare riprendano quelli del Palazzo del Barone di Trezzano a Noto antica. Fra i mensoloni che li reggono, la figura chiave è quella al centro del terzo balcone da sinistra, l’uomo con il flauto, che incarna una frase del testamento di Giacomo: “Nulla giova all’anima esser dotto, se nello stesso tempo non è Santo”.
L’ala principale di Palazzo Nicolaci è stata acquistata dal Comune di Noto nel 1983 ed è stato completamente recuperato grazie ad una serie di restauri operati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, sotto la guida dell’architetto Giovanna Susan.
La facciata è caratterizzata da un ampio portale fiancheggiato da due grandi colonne ioniche e sormontato da una balconata in pieno stile barocco.
Ai lati troviamo una sequenza di balconi delle inferriate in ferro ricurvo, sorretti da mensoloni in pietra scolpita con le sembianze di figure grottesche quali sirene, leoni, sfingi, ippogrifi, cavalli alati e angeli.
I balconi pare riprendano quelli del Palazzo del Barone di Trezzano a Noto antica. Fra i mensoloni che li reggono, la figura chiave è quella al centro del terzo balcone da sinistra, l’uomo con il flauto, che incarna una frase del testamento di Giacomo: “Nulla giova all’anima esser dotto, se nello stesso tempo non è Santo”.
La costruzione si articola su quattro piani: il pianterreno, il piano “dammusato”, era destinato alle scuderie ed ai magazzini per le scorte di generi alimentari; il primo piano detto “mediastino”, era l’abitazione del barone Giacomo; il piano superiore era adibito a residenza nobile dei familiari; l’ultimo piano, il sottotetto, era destinato alla servitù.
DA NON PERDERE: visita del Piano Nobile e i suoi ambienti
L’elegante scala ottocentesca di stile Neoclassico, con stucchi che simulano il marmo, vi condurrà al piano nobile.
Un corridoio vi porterà alla prima sala, la “Sala del Tè”, decorata con motivi orientali e dove noterete due intriganti figure cinesi.
Si passa quindi al Salone delle Feste, con decorazioni “Trompe I’oeil” che simula una balaustra sovrastata da colonne laterali sulle pareti. Al centro del soffitto troviamo invece l’allegoria del Carro di Apollo che insegue l’Aurora, una copia dell’originale di Guido Reni.
Dal salone delle feste si passa ad una successione di saloni finemente arredati con mobili ottocenteschi provenienti da varie parti d’Europa. Non sono purtroppo i mobili “originali” usati dalla famiglia Nicolaci, ma la scelta degli arredi di ogni ambiente suggerisce le attività e le atmosfere che animavano questi ambienti fino agli ultimi anni del Novecento.
Un’ala del Palazzo Nicolaci accoglie oggi la Biblioteca Comunale, fondata nel 1817, ricca di migliaia di volumi e manoscritti latini e spagnoli a cui va aggiunta una galleria di ritratti degli uomini illustri di Noto, dono del barone Astuto.
Airone cenerino (Foto: Ómar-Runólfsson) | |
Tuffetto | |
Svasso (Foto: Marek-Szczepanek) | |
Pettegola (Foto: Andreas-Trepte) |
Moretta tabaccata (Foto: Erbanor) | |
Garzetta (Foto: Andreas-Trepte) | |
Fenicotteri rosa (Foto: Estormiz) | |
Avocetta (Foto: Erbanor) | |
Azavola (Foto: Steve-Garvie) |