Perchè visitarla: Da qui in poi Aretusa, con la sua fonte, è uno dei personaggi mitologici più conosciuti al mondo , nonchè il simbolo della città di Siracusa.
Aretusa è stata cantata da poeti come Pindaro, Mosco, Ovidio, Virgilio, D’Annunzio; raccontata dagli storici Timeo, Pausania, Diodoro Siculo, Strabone, Cicerone; raffigurata nelle monete dagli incisori siracusani Cimone ed Eveneto.
Da non perdere: Il papiro di Siracusa unico posto in europa dove nasce spontanea
..la ninfa Aretusa, il cui nome, dal greco, significa “la virtuosa”. Aretusa era sacra ad Artemide, la dea della caccia e a lei aveva fatto voto di castità.
Racconta il mito che in un giorno molto caldo, la ninfa si trovava in un bosco di Grecia.
Stanca e accaldata decide di fare il bagno in un fiume dalle acque fresche e invitanti.
Aretusa si spoglia dei suoi veli e comincia a nuotare nelle acque del fiume.
Un giovane cacciatore di nome Alfeo, semidio figlio di Oceano, si trova a passare nelle vicinanze e, incuriosito dai rumori, si avvicina e … rimane incantato dalla bellezza della ninfa. ⤏
Gli Interni
Elementi di spicco della facciata: la grandiosa facciata barocca costruita dall’architetto siracusano Andrea Palma (1728), al posto di quella antica normanna distrutta durante il terremoto del 1693.
Al palermitano Ignazio Marabitti appartengono le due statue marmoree in basso di S.Pietro e S.Paolo e quelle calcaree della Madonna nella nicchia centrale , Santa Lucia e San Marciano rispettivamente ai lati destra e sinistra.
Spledide le Colonne tortili in stile Rococò.
Citazioni sulla Fontana Aretusa
Una fonte incredibilmente grande, brulicante di pesci, e così situata che le onde del mare la sommergerebbero se non fosse protetta da un massiccio muro di pietra
(CICERONE 106 a.C.–43a.C. (nelle Verrine))
Ogni volta che a Olimpia si celebrava un sacrificio – si diceva –, le acque della fonte Aretusa si macchiavano di rosso; e se a Olimpia si gettava una coppa nel fiume Alfeo, questa riemergeva nelle acque del mare di Siracusa.
(Strabone 60a.C.-24d.C.)
Orazio Nelson rimase incantato dalla fonte, e quando sostò a Siracusa nel giugno del 1798, prima di affrontare Napoleone ad Abukir scrisse:
Grazie ai vostri sforzi noi ci siamo riforniti di viveri ed acqua, e sicuramente avendo attinto alla Fonte Aretusa, la vittoria non ci può mancare
(Orazio Nelson 1758-1805)
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Titolo Monumento
Perchè visitarla: Aretusa, con la sua fonte, è uno dei personaggi mitologici più conosciuti al mondo , nonchè il simbolo della città di Siracusa.
Aretusa è stata cantata da poeti come Pindaro, Mosco, Ovidio, Virgilio, D’Annunzio; raccontata dagli storici Timeo, Pausania, Diodoro Siculo, Strabone, Cicerone; raffigurata nelle monete dagli incisori siracusani Cimone ed Eveneto.
Da non perdere: Il papiro di Siracusa unico posto in europa dove nasce spontanea
..la ninfa Aretusa, il cui nome, dal greco, significa “la virtuosa”. Aretusa era sacra ad Artemide, la dea della caccia e a lei aveva fatto voto di castità.
Racconta il mito che in un giorno molto caldo, la ninfa si trovava in un bosco di Grecia.
Stanca e accaldata decide di fare il bagno in un fiume dalle acque fresche e invitanti.
Aretusa si spoglia dei suoi veli e comincia a nuotare nelle acque del fiume.
Un giovane cacciatore di nome Alfeo, semidio figlio di Oceano, si trova a passare nelle vicinanze e, incuriosito dai rumori, si avvicina e … rimane incantato dalla bellezza della ninfa. ⤏
Gli Interni
Elementi di spicco della facciata: la grandiosa facciata barocca costruita dall’architetto siracusano Andrea Palma (1728), al posto di quella antica normanna distrutta durante il terremoto del 1693.
Al palermitano Ignazio Marabitti appartengono le due statue marmoree in basso di S.Pietro e S.Paolo e quelle calcaree della Madonna nella nicchia centrale , Santa Lucia e San Marciano rispettivamente ai lati destra e sinistra.
Spledide le Colonne tortili in stile Rococò.
Citazioni sulla Fontana Aretusa
Una fonte incredibilmente grande, brulicante di pesci, e così situata che le onde del mare la sommergerebbero se non fosse protetta da un massiccio muro di pietra
(CICERONE 106 a.C.–43a.C. (nelle Verrine))
Ogni volta che a Olimpia si celebrava un sacrificio – si diceva –, le acque della fonte Aretusa si macchiavano di rosso; e se a Olimpia si gettava una coppa nel fiume Alfeo, questa riemergeva nelle acque del mare di Siracusa.
(Strabone 60a.C.-24d.C.)
Orazio Nelson rimase incantato dalla fonte, e quando sostò a Siracusa nel giugno del 1798, prima di affrontare Napoleone ad Abukir scrisse:
Grazie ai vostri sforzi noi ci siamo riforniti di viveri ed acqua, e sicuramente avendo attinto alla Fonte Aretusa, la vittoria non ci può mancare